BLACK OUT: UN RISCHIO NON SOLO ESTIVO
Nr. 17 del 23/09/2003
Per il direttore della Confcommercio Andrea Gallo è necessario il riordino dell’intero sistema di fornitura di energia. “La situazione non è delle più rassicuranti e le prospettive dei prossimi anni lasciano presagire un possibile tracollo”
I consumi di elettricità crescono, non si è ancora spenta l’eco dei disagi vissuti da famiglie e imprese per i black out estivi, e già parte l’allarme rosso per la prossima estate. Il fabbisogno di elettricità nei mesi più caldi tende, infatti, a crescere al ritmo del 4%, quasi il doppio della media nazionale. Colpa sì del caldo eccessivo degli ultimi anni, che ha portato ad accendere ogni tipo di condizionatori o di altri meccanismi elettrici in grado di abbassare la temperatura, ma anche del trend naturale della richiesta. In tutto, si stima che il periodo estivo comporti almeno 2.500 megawatt di consumi aggiuntivi rispetto al picco di 53mila che, il 26 giugno, ha provocato il «famoso» black out» in gran parte dell’Italia.
L’emergenza energia, si dice, durerà almeno fino al 2005, quando dovrebbe entrare in funzione il primo gruppo significativo di nuove centrali elettriche. Nel frattempo l’Enel recupererà circa mille megawatt dalla riattivazione di vecchie centrali e l’Eni dovrebbe attivare nei prossimi mesi centrali per altri mille megawatt. Inoltre, si lavora sull’ipotesi di allargare la platea dei «clienti interrompibili», quelli cioè che, in cambio di un risparmio sulla bolletta media, con un preavviso minimo o senza alcun preavviso, possono non ricevere più corrente durante le fasi di maggiore richiesta di energia.
«Quello che va ripensato è l’intero riordino del settore elettrico, in quanto i rimedi sino ad oggi adottati, quali la capacità di riserva e l’interrompibilità di alcune utenze, non appaiono più sufficienti a far fronte alle esigenze dei consumatori italiani». A parlare è Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza, che in proposito ha recentemente inviato una lettera alle Autorità per l’energia elettrica e il gas.
«La situazione in cui versa il sistema elettrico nazionale - dice in un passaggio particolarmente incisivo - non è sicuramente delle più rassicuranti e le prospettive dei prossimi anni lasciano presagire un possibile tracollo. Quella che si sta delineando, quindi, non è più una circostanza anomala di squilibrio tra domanda e offerta, bensì una condizione ordinaria, a causa della quale tutte le utenze, a turno, potrebbero dover subire un temporaneo black out nella fornitura».
Le interruzioni di energia elettrica senza preavviso verificatesi nel giugno scorso su molte utenze non interrompibili hanno provocato pesanti danni al sistema distributivo, in modo particolare ai rivenditori di prodotti deperibili, surgelati o congelati. Così, il direttore Gallo nella lettera in questione, oltre ad evidenziare il disagio lamentato dalle categorie economiche, ha chiesto alle autorità per l’energia elettrica di individuare strumenti e modalità attraverso cui le aziende fornitrici di energia siano obbligate a risarcire nel più breve tempo possibile gli utenti danneggiati. Ma, contemporaneamente, ha anche proposto di estendere a tutti i fruitori di un bene prezioso, quale è l’energia elettrica, i privilegi di cui fruiscono oggi i clienti interrompibili, in quanto il loro status non risulterebbe più esclusivo, ma proprio di ogni utenza. «Le difficoltà che l’approvazione del decreto Marzano sta incontrando aumentano il pericolo che venga ancora una volta adottata una politica di «gestione dell’emergenza», tramite, ad esempio, la messa in funzione di vecchie centrali Enel o l’aumento della temperatura di scarico delle acque. E, invece,- evidenzia Andrea Gallo - è veramente inispensabile il riordino sistematico di tutto il settore elettrico, visto che per i prossimi mesi ed anni si prevede un’offerta non più in grado di soddisfare la domanda».
Nel frattempo, nell’ottica di proporre vantaggi concreti alle proprie aziende associate, la Confcommercio di Vicenza si è mossa nel libero mercato dell’energia elettrica su due distinti fronti. Dapprima, nel marzo 2001, ha favorito la nascita del Consorzio Conenergy, dando così la possibilità alle imprese con elevati consumi energetici di accedere al libero mercato; poi, al consorzio ha affiancato la speciale convenzione con la Eneco Trade Srl di Bolzano, società con la quale l’Associazione ha definito condizioni molto vantaggiose per le imprese che, arrivando alla soglia di consumo di 100mila Kwh annui di consumo, dal primo maggio scorso possono liberamente scegliere il fornitore di energia elettrica più gradito.
L’accordo è rivolto a tutte le piccole e medie imprese del terziario, associate Confcommercio. Tale convenzione offre molteplici vantaggi: innanzitutto la possibilità di acquistare energia elettrica a un prezzo davvero conveniente e poi di potersi approvvigionare da un rifornitore che, per convenienza, affidabilità e competenza, abbia superato il vaglio dell’Associazione. Attualmente in tutta la provincia di Vicenza usufruiscono di questa opportunità una quarantina di punti di prelievo, che possono così contare su un consistente risparmio. Dal mese di gennaio in poi, i vantaggi della convenzione potranno essere estesi anche ad altre imprese. La Confcommercio di Vicenza infatti parteciperà a fine anno, tramite Eneco, alle aste per la fornitura di energia dall’estero. A tal fine le aziende associate, che intendano avvalersi dell’opportunità di rifornirsi sul libero mercato, sono già state invitate a fornire mandato all’Associazione. Quanti ancora fossero interessati alla convenzione possono rivolgersi agli uffici Confcommercio (tel. 0444. 964300), per ogni dettaglio sulla convenzione e sulle modalità di adesione.
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