SCENDIAMO IN CAMPO SUI PREZZI E INFLAZIONE
Nr. 18 del 07/10/2003
Il Consiglio generale di Confcommercio ha organizzato per il prossimo 14 ottobre una mobilitazione della categoria sull’intero territorio nazionale per svelare le vere cause delle tensioni sui prezzi e dimostrare, dati alla mano, l’infondatezza delle tesi che sostengono comportamenti speculativi da parte dei commercianti. L’iniziativa, prevede la realizzazione in contemporanea in ogni capoluogo di provincia, di incontri e conferenze stampa sul problema prezzi e «prevede - dice la nota di Confcommercio- il coinvolgimento di tutte le categorie e di tutte le strutture associative della Confederazione». L’obiettivo da raggiungere è duplice: da un lato, fornire una chiara e documentata denuncia dei veri fattori che hanno prodotto e continuano a produrre effetti distorsivi sul sistema prezzi, dalle tasse alle tariffe dei servizi di pubblica utilità, agli aumenti imposti dalla produzione, spiegando ai consumatori le reali componenti dei prezzi. Dall’altro, costituire il primo step per l’avvio di una vertenza a livello nazionale, ma il più possibile radicata sul territorio, sui problemi di fondo del sistema economico italiano e sulle reali cause che rischiano di condurlo ad un ulteriore, progressivo deterioramento. Dal Consiglio Generale di Confcommercio è emersa dunque l’esigenza di dimostrare come gli operatori commerciali siano davvero dalla parte dei consumatori e che, pertanto, «non è possibile non affrontare contemporaneamente quelle che sono ormai due facce della stessa medaglia e dello stesso problema, ovvero l’erosione del potere di acquisto delle famiglie e le sempre più anguste e improbabili possibilità di sviluppo, almeno nel breve-medio periodo, dell’economia italiana».
Con l’apertura di questa vertenza, Confcommercio intende fare chiarezza su alcuni temi scottanti, da quello delle liberalizzazioni in Italia, che non hanno fatto altro che «mantenere esattamente uno status quo fatto di privilegi, cartelli, oligopoli, rendite di potere», al problema di come si è potuto arrivare, nel settore elettrico, ai devastanti risultati dei giorni scorsi, con un prezzo dell’energia superiore del 30% rispetto agli altri Paesi europei e una rete infrastrutturale talmente obsoleta da garantire ancora rischi di black out per tutto il 2004. Altro tema su cui riflettere è la situazione finanziaria delle amministrazioni locali che, per ripianare i propri deficit di bilancio, sono «costrette» ad aumentare tariffe e costi dei servizi di pubblica utilità. Il Consiglio Generale di Confcommercio, infine, esprime «forti perplessità sul funzionamento e sull’obiettiva valutazione fornita d ai comitati prezzi provinciali e giudica, invece, favorevolmente la decisione del governo di istituire un apposito tavolo che servirà da sponda per far conoscere al paese chi, dove e perché sta portando il nostro mercato alla recessione, anche se è opportuno, per ottenere qualche risultato da questo confronto, che intorno al tavolo siedano tutti coloro, amministrazioni locali e imprese produttrici in primo luogo
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