LIBRETTO SANITARIO, ADDIO
Nr. 23 del 16/12/2003
Il libretto sanitario per alimentaristi, esercenti di bar e ristoranti e, in generale, per tutti coloro che prestano un’attività lavorativa nel settore alimentare, non è più obbligatorio. Il Consiglio regionale ha infatti approvato nella seduta del 3 dicembre il progetto di legge n. 393, che ne dispone l’abolizione. La richiesta, in tal senso, era stata formulata dalla stessa Confcommercio Veneto che alla luce delle norme di vigilanza igienico sanitaria, attualmente in vigore, aveva puntato il dito sulla mancata funzionalità del libretto quale documento attestante i dovuti requisiti sanitari. Gli accertamenti sanitari e la relativa certificazione infatti, previsti in materia di disciplina igienica di produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande, vengono oggi attuati tramite misure di autocontrollo. Inutile quindi la predisposizione di un ulteriore documento rilasciato dalle autorità sanitarie sulla stessa materia, a meno che non sia l’interessato a farne esplicita richiesta. Rispetto al testo originario, infatti, approvato dalla Commissione il 29 ottobre scorso, il Consiglio regionale ha emendato l’art. 1, inserendo al comma 1 una deroga che consente al lavoratore che ne faccia domanda il mantenimento del libretto di idoneità sanitaria. Questa disposizione, formulata dalla stessa Confturismo Veneto, consente alle autorità sanitarie di rilasciare il documento attestante i dovuti controlli anche dopo la soppressione dell’obbligo, consentendo così ai soggetti che prestano attività lavorativa nel settore alimentare fuori dalla regione Veneto di ottemperare alle diverse normative regionali a riguardo.
Il progetto di legge, promulgato dal Presidente regionale, è ancora in attesa di pubblicazione sul BUR, ma dato il carattere di urgenza entrerà in vigore già dal giorno successivo alla sua comparsa sul bollettino ufficiale della Regione.
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