SAN VITO DI LEGUZZANO – IL MERCATO VA AMPLIATO
Nr. 23 del 16/12/2003
C’era una volta una piccola piazza vuota. Per chiunque si rechi oggi in piazza del Borgo Vecchio a San Vito, ogni giovedì mattina, immaginare quello steso spazio vuoto e senza voci non solo è difficile, è quasi impossibile. A dare vita al mercato di S. Vito infatti sono loro, residenti e negozianti, che in coro lanciano la proposta per il nuovo anno: nuovi banconi dalle offerte più variegate e una piazza ancora più piena.
Il tempo dei bilanci è arrivato. A un anno dall’iniziativa della sezione Ascom di S. Vito, il paese si interroga sulla novità del mercato e sulla sua effettiva efficacia.
A lanciare l’iniziativa, infatti, poco meno di due anni fa era stato Sante Cavedon, storico negoziante nonché caposezione dell’Associazione Commercianti di S. Vito. Che così racconta. «Era una lamentela ovunque. I clienti continuavano a sottolineare la mancanza di generi di consumo. Con il risultato- rammenta ancora adesso contrariato il commerciante-, che le massaie si spostavano verso i mercati di Schio e Malo, lasciando in paese solo gli anziani. E’ così che io e l’Associazione ci siamo attivati per fornire un servizio in più al nostro Comune».
A distanza di diversi mesi dalla prima apparizione in piazza, il brulichio di scarpe e borsette del giovedì mattina testimonia solo in parte la riuscita di una iniziativa richiesta da tempo dai residenti. Molto più che entusiasti infatti si dicono gli stessi commercianti della zona, che salutano quasi con gratitudine la ritrovata vivacità della piazza e delle vie. «Ben venga il mercato, perché porta movimento e visibilità- commenta infatti Alfonso Rizzi, titolare dell’omonimo negozio di alimentari lì vicino -. Il giovedì gli incassi sono decisamente aumentati, e nel negozio entra molta più gente».
Ma se in fatto di vivacità i banconi di scarpe e di frutta e verdura hanno toccato nel segno, è nella varietà delle merci che i residenti azzardano una piccola lamentela. «I giovedì mattina in piazza hanno risvegliato un paese che fino a poco tempo fa sembrava essere solo un dormitorio- spiega Giuseppina Ciscato, intenta a scegliere qualche regalino Natale-. Ma mancano ancora i banchi della rosticceria e dei formaggi. Perché privarsene, visto che ci starebbero?». E a dare ragione alla clientela, ci pensano gli stessi venditori ambulanti. «Questo mercato risponde bene, la gente ne aveva proprio bisogno- commenta Walter Pavan dal suo banco di frutta e verdura.- Tuttavia per essere totalmente efficace dovrebbe variegare la sua offerta, studiando una migliore disposizione della merce.»
Saranno ora il tempo e la buona volontà a premiare un’iniziativa che già ai blocchi di partenza ha saputo distinguersi in accortezza e vivacità.
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