AMBULANTI “NON ACCETTIAMO DI ESSERE MESSI TRA LE MELE MARCE”
“Fa comodo scaricare il problema del carovita sui proprietari delle bancarelle e dei negozi e glissare su tutto il resto”. Le parole del Ministro Tremonti e i programmi del governo per combattere il caro vita fanno arrabbiare anche gli operatori dei mercati cittadini. E il presidente provinciale della FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) – Confcommercio, Adriano Girardello fa da portavoce al malumore della base. “E’ singolare e stupefacente – incalza Girardello- che il ministro delle Finanze pensi a maggiori e più asfissianti controlli sulle imprese, ignorando o facendo finta di ignorare – perché incapace a combatterlo efficacemente – il fenomeno dell’abusivismo commerciale dove si annida gran parte di evasione, che non offre garanzie di sicurezza e che non contribuisce certamente alla lotta al carovita. Fino a prova contraria, sui mercati vediamo che i controlli vengono fatti, eccome, sulle attività degli operatori regolari, mentre gli abusivi continuano indisturbati la loro attività senza che abbiano uno straccio di controllo”. “E’ inaccettabile – continua – che si punti il dito accusatorio, sempre e solo, su chi vende zucchine o vestiti e non su chi li produce. I commercianti sono solo l’ultimo anello di una lunga catena che nessuno si toglie la briga di controllare. Per non parlare poi di tutti gli aumenti delle tariffe pubbliche applicati a raffica per risanare i bilanci delle amministrazioni locali. Fino a che punto pensano di spremerci caricandoci di imposte e tasse?” E ancora: “Noi ambulanti cerchiamo di andare incontro alle esigenze della fascia più debole dei consumatori e non meritano certamente di essere messi “tra le mele marce”. Tra i responsabili di una situazione che il Governo si è lasciato sfuggire di mano e per la quale non riesce più a trovare il giusto rimedio”.