mercoledì 25 febbraio 2004
TARGHE: ALTERNE: “SI PULISCANO DI PIU’ LE STRADE E LE CALDAIE”
“Il blocco totale o parziale delle auto non ferma le polveri, ma la pioggia e la neve, a quanto pare, ci riescono eccome.” E’ una presa di posizione decisa, quanto meditata, quella del presidente della delegazione Ascom di Vicenza, Luciano Pozzan.
A un mese dal blocco forzato delle auto, il problema delle polveri sottili ritorna, infatti, rovente più che mai. Se la pioggia e la neve caduti nei giorni scorsi hanno da un lato bloccato l’impennata “nera” delle PM10 (lunedì 23 febbraio i valori registrati in Viale Milano superavano appena i 20 microgrammi contro i 128 registrati nella giornata di blocco totale del traffico), è lo sconcerto dei commercianti della città, ora, ad appesantire l’aria.
“Credo mi sia lecito, allo stato attuale, lanciare un interrogativo - continua Pozzan -. Lavare maggiormente le strade, ed imporre una pulizia degli impianti termici, sia civili che produttivi, garantendo un controllo sui fumi emessi dalle attività industriali, non sarebbe un più utile soccorso alla provvidenza celeste di tante targhe alterne e domeniche a piedi?”.
Lungi dall’essere una dichiarazione di guerra, ribadisce più volte il presidente della delegazione Ascom di Vicenza, la preoccupazione dei commercianti del centro storico per i provvedimenti tampone che, ad eccezione dei forti disagi, non hanno sortito alcun effetto benefico per la salute cittadina, merita di essere ascoltata. Perché il problema dell’inquinamento atmosferico, a Vicenza, è ben più pesante di qualche domenica a piedi. Ed esige, commenta Pozzan, “un momento di riflessione accurata, analizzando in dettaglio il ruolo giocato dai vari fattori inquinanti, per testarne così i dovuti interventi.”
“E’ necessario - puntualizza Pozzan- che il capoluogo richieda il coinvolgimento dei Comuni contermini per la stesura di un piano d’azione condiviso. Limitare ad un’area della città il blocco alla circolazione, infatti, si è già visto non avere alcun senso, se non quello di discriminazione delle attività commerciali, che si trovano ostacolate nell’approvvigionamento dei servizi e nel giro abituale di clientela.”
“Dal canto loro- prosegue Pozzan-, le Aim dovrebbero garantire un maggiore impegno nella pulizia della strade, aumentandone la frequenza. Certo l’effetto non equivarrà ad un acquazzone primaverile, ma servirà molto di più di un blocco parziale che ha già mostrato la sua totale inefficacia.”
Non è quindi un interesse di bottega a sollevare i commercianti, precisa il presidente della delegazione Ascom di Vicenza, “ma la constatazione dell’inutilità di tanti sacrifici. Il Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera varato lo scorso anno dalla Regione parla chiaro. Le cause inquinanti dell’aria che respiriamo sono tante, e lo spettro di interventi a disposizione delle Amministrazioni comunali non possono e non devono limitarsi ad un unico punto”.