venerdì 30 aprile 2004
PARCHEGGI IN CENTRO: A CHE PRO AUMENTARNE LE TARIFFE?
“Una saggia decisione che dà forza ad una politica sull’accesso e sulla sosta in città coerente con l’obiettivo di fare frequentare il centro storico, di catalizzare gente e non di respingerla con iniziative idonee, si e no, a “fare cassa”. E’ questo il commento soddisfatto del presidente della Sezione centro storico dell’Ascom, Luciano Pozzan, alla notizia che l’assessore alla mobilità, Claudio Cicero, si è opposto alla richiesta delle Aim, di aumentare le tariffe del parking Verdi da un euro a un euro e cinquanta l’ora.
La decisione aggiunge un altro tassello alla discussione sulle tariffe dei parcheggi in centro storico tra Ascom, Amministrazione comunale e le Aim, che gestiscono il servizio, ed è in linea con le argomentazioni espresse dai commercianti del centro in un recente incontro in Comune. “E’ evidente – spiega Pozzan – come negli ultimi tre anni ci sia stato un aumento delle aree di sosta a pagamento, così come del loro prezzo. A che pro ora si avanza la richiesta di ulteriori ritocchi? Dove sono finiti i ricavi nel frattempo realizzati con i parcheggi? Di sicuro non a realizzare, in tutto o in parte, iniziative per la rivitalizzazione del centro storico, viste le dotazioni del bilancio comunale per il turismo, la cultura e lo sviluppo economico”.
E sull’abusivismo che interessa le zone a pagamento blu, così come evidenziato dalla stesso assessore Cicero, Pozzan controbatte: “Allora dovremmo ritenere che si vuole l’aumento delle tariffe dei parcheggi a sbarre per compensare la scarsa capacità di controllo sull’effettivo pagamento della sosta. Di sicuro non un messaggio di buona gestione, oltreché un’ipotesi discutibile”.
“Quello che continuiamo a ribadire ogni volta che ci troviamo a parlare di parcheggi – incalza il presidente dei commercianti del centro storico – è che si deve trovare una volta per tutte un sistema di tariffazione che sia in sintonia con i tempi della città.
Mi spiego: prezzi di sosta convenienti per le prime due ore di parcheggio, tanto da permettere ai frequentatori del centro di fare acquisti, commissioni varie, ecc, senza dover mettere in preventivo costi assurdi per piazzare l’auto; favorire la diffusione tra i residenti del centro di abbonamenti serali e notturni nei vari parking; e poi, sabato, domenica o in concomitanza di manifestazioni, incentivare l’accesso al centro e il parcheggio a tariffe agevolate. In città già esistono parcometri regolati nelle maniere più diverse: con franchigia iniziale, a costi progressivamente crescenti, a tariffe orarie fisse oppure con importi variabili nei diversi periodi della giornata. Questo per dire che gli strumenti tecnici per disciplinare la sosta esistono e che sono sufficientemente flessibili da permettere un’adeguata differenziazione delle tariffe per periodi e in base alle caratteristiche dell’utenza”.
“E’ su questo che occorre ragionare – conclude Pozzan – distinguendo le zone ed i momenti in cui il centro storico è prevalentemente dedicato al commercio, ai servizi, alle manifestazioni ed alla residenza, agevolando in maniera semplice ed intelligente i diversi utilizzi della nostra area urbana di maggior prestigio.”