giovedì 27 maggio 2004
IL PRIMO SI’ DEI COMMERCIANTI AL NUOVO Pp10
E’ un primo sì quello che arriva dai commercianti al nuovo indirizzo del Pp10, il piano particolareggiato che interessa una vasta area ritagliata tra via Lago di Como, la Marosticana e via S. Antonino, a Vicenza. Un primo sì che, almeno in questa fase dei lavori, segna la soddisfazione della categoria per il nuovo disegno che tiene conto delle richieste avanzate all’Associazione di via Faccio su un ridimensionamento della superficie commerciale inizialmente prevista e sulla destinazione dell’area agli esercizi di vicinato.
Dopo venti anni di batti e ribatti, dunque, il Pp10 incassa il suo primo e cauto via libera dagli operatori commerciali della zona, che prima di esprimersi completamente attendono però la fase definitiva del progetto.
“E’ una soddisfazione vedere che le nostre osservazioni sono state, in qualche modo, recepite dalla nuova versione del Piano particolareggiato – ha affermato il presidente della sezione 5 dell’Ascom di Vicenza, Silvio Cerin-. La nostra Associazione, infatti, era stata l’unica a presentare, nei tempi previsti per la discussione in consiglio comunale, il documento contenete l’esamina dei rischi, insisti nel progetto, della creazione in quella zona di un centro commerciale. In più occasioni avevamo puntualizzato che l’introduzione di questa struttura proprio lungo la bretella di collegamento con la città avrebbe avuto gravi ripercussioni sul quartiere. Non si capiva, infatti, il perché di un nuovo polo di vendita accanto ad un’area già ricca di punti commerciali ed esercizi di vicinato, qual è quella formata da piazzetta Gioia, Viale dal Verme e il primo tratto della Marosticana.”
Come ha avuto modo di spiegare lo stesso assessore Maurizio Franzina, alla presentazione del piano particolareggiato, ora gli spazi commerciali all’interno del Pp10 sono stati ridotti e suddivisi, in modo da facilitare l’insediamento dei negozi di piccole e medie dimensioni.
“Si tratta, per noi, di una scelta intelligente e moderna – commenta Silvio Cerin –, che va nella direzione di incentivare, in ciascun quartiere, la creazione di una propria identità al fine di facilitare al suo interno anche lo sviluppo di relazioni sociali. E’ chiaro, infatti, che il nuovo insediamento avrà dimensioni notevoli in termini di abitazioni e quindi di popolazione, ed è importante che il tessuto commerciale dell’area si presenti compatto e diversificato nella scelta. Lo stesso vale anche per Laghetto, il quartiere a ridosso, che rischiava, con la creazione della nuova struttura, di perdere l’equilibro esistente tra funzioni di servizio, attrezzature scolastiche, aree verdi ed esercizi commerciali”.
Il Pp10, comunque, disegna letteralmente l’organizzazione urbanistica di tutti i 300 mila metri quadri di territorio localizzati a ridosso del centro città. Sugli altri aspetti del Piano, quello edilizio e quello viabilistico, il presidente della Sezione 5 dell’Ascom sospende, per ora, ogni giudizio. “Dobbiamo fare ancora un’analisi approfondita – risponde Cerin –, in particolare sui cambiamenti viabilistici che potrebbero intervenire in via dei Laghi. E’ giusto impedire che questa arteria diventi una scorciatoia per la Marosticana, ma dobbiamo evitare che i “sensi unici dissuasori” annunciati allontanino anche chi proviene da fuori Laghetto e sceglie questo quartiere per la propria spesa quotidiana”.