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venerdì 28 maggio 2004

IL FRENO DELL’EDILIZIA E LA GUERRA DEI MATTONI

Un mercato edile in fase di contrazione e prospettive ancora tutte da decifrare. Questa la sfida che investe la costituzione del nuovo direttivo dell’Associazione materiali da costruzione dell’Ascom di Vicenza. Una sfida, che il neo presidente, Ivano Vencato, titolare di un’azienda di Valdagno e i due vicepresidenti, Walter Battaglin e Serenella Sbalchiero, accolgono in pieno e rilanciano con toni battaglieri. Al loro fianco i consiglieri Paolo Cavalli, Luca Dal Lago, Maria Negrin e Enzo Pianalto.
“Siamo solo agli inizi – incalza Vencato -. Una cosa però è certa: il campo d’azione è vasto e i problemi sono tanti. Il mercato edile di fatto ha iniziato ad arrancare e le ombre dei primi cedimenti sono evidenti a tutti. Il calo del 6-7 per cento nel fatturato rispetto al 2003 parla chiaro. Se da un lato la stagione invernale particolarmente piovosa non ci è stata di aiuto, vero è che ci stiamo avviando verso la saturazione. Era infatti impensabile che si potesse continuare con il trend degli anni scorsi. I capannoni vuoti e gli appartamenti sfitti in tutta la provincia sono una dimensione del calo di mercato palpabile a tutti. Chi di noi sta lavorando esclusivamente con le nuove costruzioni sta facendo molta fatica. La vera leva al momento è infatti data dall’attività di manutenzione e di ristrutturazione, gli unici settori capaci di una vera continuità. Per questo è necessario un salto di qualità e un cambio di mentalità dei nostri addetti”.
“Guardiamo ad esempio i prezzi- continua Verlato-. Quelli legati all’acciaio sono alle stelle, e aumentano anche quelli dei prodotti legati in qualche modo al petrolio. Per il resto, nulla di fatto. La grande battaglia si sta giocando sulle piastrelle, e sulla concorrenza cinese nella produzione dei mattoni. E’ per questo- incalza il neo presidente–, che si rende necessario nel nostro settore delimitare gli ambiti di competenza, puntando sulla correttezza e su strumenti di guida efficaci”.
Eloquenti, del resto, i risultati di una indagine condotta tra le imprese iscritte alla Confcommercio che assorbe, nella pratica, l’intero comparto della vendita al dettaglio e all’ingrosso di materiali da costruzione nel Vicentino. Secondo i dati raccolti, ogni azienda risulta infatti composta mediamente da 7 addetti, con 2 fra titolari o collaboratori, 2 o 3 impiegati e 3 magazzinieri. Ogni impresa dispone di almeno un automezzo fino a 35 quintali, 1 o 2 oltre i 35, e alcune sono attrezzate di autotreni, nonché di 1 o 2 carrelli elevatori. Il fatturato nel 50 per cento dei casi tocca il milione di euro, nel 13,3 per cento va da 1 a 3 milioni, e nel 20 per cento supera i 3 milioni.

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Ma fra tanti i dubbi da sciogliere, è la definizione del prodotto finito che genera, ora, non poca confusione. A causare preoccupazione, infatti, è l’applicazione non omogenea dell’Iva agevolata. “Il fisco – dice Vencato –, ha dato direttive lasciando diversi nodi irrisolti nell’applicazione del tasso, con la conseguenza che alcuni applicano il 4 % e altri il 20 % di Iva sul prodotto. E’ chiaro, dunque, che questa situazione provoca disparità e concorrenza, e che proprio su questa stiamo puntando per creare una guida di comportamento capace di dare indicazioni precise e dettagliate”.

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