Si frena la corsa al rialzo del mercato del mattone. I dati del primo semestre per il 2003 delle compravendite immobiliari nel Vicentino infatti confermano: il numero delle trascrizioni in provincia non presenta variazioni di rilievo rispetto al 2002, anche se il volume dei passaggi di proprietà rimane comunque sostenuto. Stabilità raggiunta, dunque, nel settore immobiliare. Il freno alle impennate di un mercato del mattone che ci aveva abituato negli ultimi anni a rialzi in grande stile, del resto, non sorprende. Riamane infatti elevato il numero di trascrizioni effettuate, che ha raggiunto l’apice dei 12 mila cambi di proprietà registrati. «Per farsi un’idea più chiara- spiega Serafino Magistro, da poco eletto alla presidenza dell’Associazione provinciale Agenti immobiliari e d’affari in mediazione della Confcommercio di Vicenza-, è come se tutte le abitazioni esistenti nel comune di Valdagno fossero passate di proprietà. Un numero elevato, se si pensa che solo nei primi sei mesi di quest’anno si sono sfiorate le 6 mila transazioni, quasi a testimoniare che il mattone è destinato a rimanere tra i principali beni rifugio ancora per molto». Leggendo il rapporto dell’Agenzia del Territorio sul mercato immobiliare nel primo semestre del 2003, appena pubblicato, Magistro trae infatti alcuni spunti per un bilancio dell’anno che si sta concludendo. In un momento con tassi di interesse ancora bassi, e un mercato finanziario che con la recente vicenda Parmalat conferma di essere una vera insidia per il piccolo risparmiatore, i vicentini continuano a credere nel mattone. «Ciò è confermato – continua Magistro – dall’indice delle transazioni di edilizia residenziale in rapporto al totale delle abitazioni, che si sono mantenute leggermente al di sopra della media del nord Italia. A questo punto però ci si deve chiedere se la bolla immobiliare scoppierà o meno. Chi si occupa di immobiliare sa benissimo che i valori dell’immobile non subiranno certamente dei tracolli. Ma è chiaro che chi si aspetta un certo tipo di rendimento dall’immobile nel breve periodo dovrà valutare attentamente tutti i fattori». «Quel che è certo- continua Magistro fiducioso,- è che il mercato del mattone è e rimane un rifugio sicuro per chi vuole salvaguardare il proprio capitale». D’altro canto, però, il mercato immobiliare non può essere slegato dalla qualità della vita dei centri abitati. «Alcune amministrazioni comunali vicentine – conclude infatti Magistro – hanno capito l’importanza di definire in modo chiaro gli spazi dedicati all’urbanistica e agli spazi verdi, elevando così non tanto il valore degli immobili, quanto l’affezione dei residenti verso il loro ambiente di vita».