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Confcommercio Veneto Notizie

SCHIO: STOP ALLE SIGARETTE DA GIUGNO

Nr. 05 del 10/03/2004

Da giugno nei pubblici esercizi del mandamento Ascom di Schio non sarà più possibile fumare, o meglio: i gestori inviteranno i clienti a non accendere le sigarette all’interno dei locali. Lo hanno deciso i titolari dei bar, ristoranti, pizzerie del territorio del mandamento (che comprende i comuni di Schio, Arsiero, Laghi, Lastebasse, Malo, Monte di Malo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Santorso, S. Vito di Leguzzano, Tonezza, Torrebelvicino, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo D’Astico) in occasione dell’assemblea di categoria che si è svolta, lo scorso febbraio, nella sala «Mauro Antoniazzi» a Schio.
La decisione di fatto anticipa l’applicazione della «legge antifumo», che scatterà in tutta Italia dal prossimo gennaio 2005 e che vieterà di fumare nei locali non attrezzati con apposite aree e adeguati impianti di areazione. Le norme per la «tutela dei non fumatori» obbligano, com’è stato ampiamente spiegato dai tecnici presenti all’incontro, i gestori dei pubblici esercizi ad interventi strutturali notevoli e costosi per poter consentire ai clienti di fumare e, pertanto, la scelta di adeguare gli ambienti va attentamente valutata. L’ambiente riservato ai fumatori deve essere, infatti, totalmente isolato e chiuso rispetto al resto del locale e dotato di impianti di ricambio di aria particolari.
«Diciamo la verità - ha fatto notare Stefano Gianesini, vice capocategoria - Vale la pena spendere 20 - 30 mila euro per realizzare una saletta per fumatori?» A questo punto, dopo la discussione che di è aperta a seguito dell’illustrazione dettagliata dei vari adempimenti e dei relativi, probabili costi d’adeguamento, dai partecipanti all’assemblea è emersa una posizione pressoché univoca: perché aspettare il 14 gennaio 2005 per dare seguito ad un’impossibile attuazione della normativa? Meglio anticipare i tempi invitando la clientela a non fumare. Così, da giugno 2004, tutti i bar, ristoranti e pizzerie del mandamento Ascom di Schio esporranno nei locali un apposito cartello che conterrà l’invito (e non divieto, perché quest’ultimo può essere stabilito solo a norma di legge) a non fumare.
«Oltretutto - è stato fatto notare da Gianesini - vi sono diversi esercizi pubblici in cui, da anni, non è più permesso fumare e che riscuotono comunque successo. In generale, infatti, la clientela sta sempre di più apprezzando si la salubrità degli ambienti, sia la conseguente, migliore qualità e sapore dei prodotti alimentari serviti dal locale».

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