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Confcommercio Veneto Notizie

UNA VETRINA D’ECCEZIONE PER LONIGO

Nr. 05 del 10/03/2004

Apre come da tradizione il 27 marzo prossimo, per la festa dell’Annunziata, la Fiera di Lonigo, giunta quest’anno alla sua 518. edizione. Per i tre giorni di esposizione, fino a lunedì 29, la città si sta facendo bella, dando il meglio di sé in termini di accoglienza e servizi offerti ad espositori e visitatori. Il commercio, in particolare, coglie l’occasione per mettersi in mostra, abbellire le vetrine e offrire una vasta gamma di iniziative.
A sottolineare l’importanza di questo appuntamento è il presidente della delegazione Ascom di Lonigo, Armido Negretto, che sottolinea la rilevanza dell’evento. «La Fiera di Lonigo è un appuntamento molto atteso nella nostra area - commenta - perché ha un indotto interessante in termini di visitatori che, recandosi in fiera, hanno la possibilità di fermarsi nei nostri negozi. Non è un caso se, proprio in concomitanza con l’evento, l’amministrazione comunale di Lonigo, in collaborazione con la delegazione Ascom e l’associazione artigiani, ha promosso una rassegna mirata alla vetrine dal titolo «La Fiera e il vino», il cui scopo è quello di addobbare le vetrine della città a tema, con illustrazioni che dovranno riguardare la tradizione vinicola del territorio, gli strumenti di vinificazione e tutto ciò che è inerente all’argomento».
Lo scopo, appunto, è quello di dare la migliore immagine di Lonigo proprio quando la cittadina è al centro dell’attenzione di tutta l’Area Berica e non solo. L’evento, senza ombra di dubbio, rappresenta infatti uno dei momenti clou per l’economia del territorio. Basti pensare che la Fiera di Lonigo conta più di 170 espositori «e non si è nemmeno riusciti a soddisfare tutte le richieste, tanto che una trentina di aziende sono rimaste fuori» afferma Negretto.
Non è un caso, allora, se si sta pensando di raddoppiare l’appuntamento, «spalmandolo» su due week-end contro i tre giorni attuali. «Ma certo non è semplice - spiega il presidente della locale delegazione Ascom - per i tanti risvolti organizzativi che ciò comporta».
Una cosa è certa, comunque, il crescente successo della manifestazione fieristica è indice della vivacità economica che sta vivendo l’area del Basso vicentino, un tempo considerata «fanalino di coda» del tessuto imprenditoriale berico per la sua tradizione agricola ed oggi invece entrata a tutti gli effetti nel novero delle zone a maggior sviluppo economico. Ciò grazie alla crescita in termini di unità produttive ma anche grazie all’apporto significativo del settore commerciale. «Un settore che sta vivendo un periodo di sostanziale stabilità e questo è già un segnale positivo, visto l’attuale momento congiunturale - conclude Negretto - Alcuni segnali, poi, ci fanno capire che c’è voglia di investire nella nostra area e ciò costituisce per noi commercianti un incoraggiamento a sviluppare ulteriormente le nostre attività».

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