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Confcommercio Veneto Notizie

LA CONFCOMMERCIO SI RIVOLGE AL GARANTE PER PRESUNTA PUBBLICITA’ INGANNEVOLE

Nr. 09 del 10/05/2004

Pubblicità ingannevole. La Confcommercio di Vicenza si rivolge al Garante della concorrenza e del mercato per segnalare un presunto comportamento scorretto da parte dell’Anpi, l’Associazione nazionale professioni e imprese, e chiede la sospensione di un messaggio pubblicitario ritenuto illecito e lesivo nei confronti delle imprese concorrenti. L’Autorità, a sua volta, avvia il procedimento stabilito dalla legge per valutare se nel caso-Anpi esistono, appunto, i presupposti per sospendere il messaggio che, secondo l’Associazione, risulta ingannevole, può indurre in errore e pregiudicare i contenuti economici.
Il fatto dal quale prende le mosse l’iniziativa dell’Ascom è un messaggio pervenuto a più di una impresa associata con cui l’Anpi offrirebbe assistenza per la fruizione di alcuni benefici di legge relativi al pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas. In realtà - a parere della Confcommercio - il messaggio promuoverebbe solo la vendita di servizi da parte della stessa Anpi senza che ciò emerga e senza che ci siano indicazioni specifiche. Si tratterebbe di un messaggio capzioso, di un tentativo ingannevole. E per provare la presunta scorrettezza dell’Anpi, la Confcommercio, con una dettagliata lettera firmata dal presidente Sergio Rebecca, cita il materiale pubblicitario inviato alle imprese.
«L’azienda destinataria - scrive Rebecca - sembra rientrare in non ben definiti «elenchi delle aziende» assegnate all’Anpi». Ma si sa che, per quanto concerne il mercato dell’energia elettrica, l’unico elenco pubblico dei clienti cosiddetti «idonei» è solo quello disponibile nel sito dell’Autorità per l’Energie Elettrica e il Gas. «Le aziende presenti nell’elenco - aggiunge - non sono in alcun modo assegnate a qualche associazione, società o consorzio, ma alle stesse viene solamente riconosciuta la facoltà di scegliere un fornitore di energia elettrica diverso da quello che il mercato vincolato aveva loro assegnato».
Rebecca fa presente un altro aspetto - a suo avviso - dirimente e risolutivo: «La scelta che i clienti «idonei» possono effettuare discende da una valutazione di possibile convenienza economica legata al nuovo fornitore: non si tratta, quindi, in alcun modo, di un rimborso dovuto e spettante all’azienda, semmai di un possibile risparmio di cui essa potrebbe usufruire».
Proprio per questo - secondo la Confcommercio - apparirebbe inverosimile l’arco temporale di 5 anni evidenziato nel documento dell’Anpi: «Nessun fornitore sarebbe oggi in grado di assicurare a un eventuale nuovo cliente delle condizioni di fornitura più vantaggiose rispetto al mercato vincolato per un periodo così lungo».
Insomma, per la Confcommercio il messaggio dell’Anpi si configurerebbe come un possibile, anche se indefinito, servizio di ricerca e offerta di forniture inerenti l’energia elettrica e la telefonia, senza, peraltro, che ci siano indicazioni di prezzi, modalità e condizioni. E da qui la richiesta al Garante di sospendere il messaggio e, quindi, successivamente, di vietarne l’ulteriore diffusione.

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