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Confcommercio Veneto Notizie

NUOVO PIANO SOSTA E TARIFFE. LE PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE

Nr. 13 del 12/07/2004

Piano sosta e tariffe. La Sezione territoriale n.1 dell’Ascom per il centro storico presieduta da Luciano Pozzan accoglie con favore l’accordo sulle tariffe dei parcheggi fra Comune di Vicenza e Aim, che recepisce richieste avanzate da tempo dalla Confcommercio nella direzione di modulare ticket e costi in base alle diverse esigenze dell’utenza. E nello stesso tempo con un documento ribadisce e rilancia una serie di proposte da sottoporre all’Amministrazione comunale in vista dell’aggiornamento periodico del piano. Lo scopo è di trovare soluzioni in linea con la domanda dei cittadini e delle categorie, in primis i commercianti, sui quali spesso si riversano gli effetti negativi di disposizioni non del tutto rispondenti alle necessità.
Sosta a pagamento: il vero deterrente alla sosta a pagamento - sostiene l’Ascom - non è tanto l’importo orario quanto il fatto di dover pagare un servizio che nell’immaginario collettivo viene spesso percepito come un diritto. Appare pertanto condivisibile l’estensione della sosta a pagamento in prossimità del centro storico ma non è opportuno elevare eccessivamente il costo orario.
Criteri guida per la regolamentazione della sosta in relazione al commercio. L’Ascom insiste sulla necessità di sottolineare le diverse tipologie di sosta. La prima è quella in prossimità dell’esercizio commerciale, e cioè quella collegata ad un contesto, che potrà essere un gruppo di negozi o una strada, in cui la facilità di accesso e il breve raggio d’azione si traducono in una sosta molto ridotta. Si tratta di stalli generalmente ricavati ai bordi della carreggiata stradale e per questo immediatamente visibili anche nel caso di percorso «pluriobiettivo», per cui la maggiore «comodità» viene bilanciata da un maggior costo orario senza limiti per la durata della sosta. Proprio per questo si dovrà provvedere alla progressiva abolizione degli stalli liberi e di quelli a disco orario ancora presenti in centro storico.
La seconda è la sosta su aree attrezzate a raso, interrate e fuori terra, che generalmente è rivolta a un settore urbano o all’area pedonalizzata più centrale. L’accesso avviene in punti specifici, c’è bisogno di individuare gli itinerari più adatti, e questo richiede maggior tempo. La durata varia da pochi minuti a qualche ora, e il costo orario non può, dunque, non rapportarsi a quello degli stalli della zona circostante, ponendo attenzione a situazioni particolari. Ad esempio, i parcheggi interrati (parking di viale Verdi) o meno visibili (quello all’aperto dietro la chiesa dei Carmini) dovranno «scontare» tariffe in grado di renderle competitive anche nel medio periodo evitando, quindi, gli incrementi progressi. Inoltre, i parcheggi in corrispondenza di strutture come l’ospedale dovrebbero conservare le tariffe attuali, da estendere anche ad aree che abbiano caratteristiche similari, come il cimitero.
Quanto ai parcheggi di interscambio la ridotta dimensione urbana di Vicenza e i diffusi insediamenti ne penalizzano la competitività in termini temporali e vanno bene, perciò, ad utenti pendolari o che comunque intendano restare nell’area centrale almeno per qualche ora. In questo caso il rapporto con il settore commerciale è indiretto, va letto nell’ottica più generale del centro storico come centro commerciale naturale, per cui il servizio va articolato in relazione a esigenze che si differenziano. In questo senso vanno, pertanto, previsti abbonamenti competitivi per i lavoratori pendolari e un pacchetto sosta - centrobus per gli utenti occasionali, mentre si potrebbe anche pensare a un pacchetto comprendente la sosta e il centrobus (andata-ritorno) per la famiglia al costo di 50 centesimi la persona. E il venerdì e il sabato, che per il commercio sono i giorni più importanti della settimana, tale pacchetto potrebbe essere offerto gratuitamente così come a dicembre e a gennaio, e cioè nel periodo degli acquisti natalizi e dei saldi invernali.
Le indicazioni non finiscono qui. Secondo l’Ascom ci sarebbero anche altre iniziative da sviluppare, iniziando da quella di agevolare l’utilizzo del mezzo pubblico, introducendo la possibilità di acquistare il biglietto a bordo e di mettere a disposizione dei distributori automatici ben in posizione molto visibile nei punti più frequentati. Ma importante appare anche il fatto sia di predisporre le mappe dei percorsi dei mezzi pubblici in corrispondenza delle fermate principali, dei distributori dei biglietti, dei luoghi maggiormente frequentati, e sia di acquisire i pannelli informativi sui tempi di attesa dell’autobus.
Altro suggerimento che arriva dall’Ascom è di rendere più flessibile ed esteso lo scambio fra auto e mezzo pubblico, integrando le aree di sosta che rientrano in un raggio di 150 metri dal percorso da effettuare per raggiungere il mezzo pubblico. In sostanza, per sopperire alla debolezza di questo tipo di parcheggio, si propone di organizzare una sorta di parcheggio di interscambio diffuso all’interno delle aree di influenza dei principali itinerari dei mezzi pubblici. Con il costo della sosta sarà possibile acquisire uno specifico biglietto dell’autobus per due corse e per tutti i componenti della famiglia (o fino ad un massimo di quattro persone) nel periodo di validità. In questo modo si potrebbero riorganizzare parcheggi meno centrali (ad esempio parte di quello del cimitero su viale Trieste, quello da realizzare su via Zambeccari, alcune aree e strade nei quartieri circostanti il centro storico). Tale iniziativa, ovviamente, andrebbe strettamente correlata con interventi di supporto tra i quali l’arredo urbano.
Sempre secondo l’Ascom andrà poi semplificato il sistema tariffario sulla base di due criteri: centralità e tipologia. All’interno delle quattro fasce tariffarie (P.zza Erbe - 2 euro all’ora, cerchia mura del Duecento 1,5 euro, centro storico e borghi collegati -porta Padova, S.Felice, S. Lucia- 1 euro, extramura 0,5 euro) si dovrà prevedere uno sconto per i parcheggi interrati o comunque attrezzati: ad esempio una tariffa unica di 1 euro all’ora senza incrementi progressivi o, in alternativa 1,5 euro per le prime tre ore e 6 fissi per l’intera giornata).
Per quanto concerne i parcheggi per i residenti si ribadisce l’esigenza di ridurre progressivamente i posti riservati, sostituendoli sempre più con autorimesse interrate e, parzialmente, con parcheggi automatizzati di dimensioni contenute (vedi progetti del parcheggio Eretenio ed ex Macello).
L’azione del Comune per facilitare l’attuazione di questi interventi - dice il documento dell’Ascom - potrà essere di raccordo con la Soprintendenza archeologica per contenere tempi e costi di eventuali sondaggi preventivi, nonché di coordinamento tra i privati per l’utilizzo comune delle attrezzature che verranno realizzate in applicazione della L. 122/89. se le condizioni risultassero più convenienti.
Per la rete commerciale e mi quartieri periferici si ribadisce una cosa: l’aggiornamento del piano urbano del traffico non può prescindere dal riconoscimento della rete commerciale, per cui sarà obbligatorio provvedere alla classificazione funzionale della viabilità, secondo le proposte già inoltrate per Piazzetta Gioia, viale dal Verme, corso S. Felice, borgo S. Lucia. Non sono, quindi, ammissibili interventi diretti in modo unilaterale alla fluidificazione del traffico, se essi vanno a penalizzare le attività economiche.
Infine, appare necessario compiere uno sforzo deciso per comunicare alla cittadinanza l’intero pacchetto delle mobilità, fornendo esempi concreti delle opportunità di sosta, dei tempi di accesso e dei costi (perché no, sul modello degli itinerari indicati dai navigatori satellitari?). In altre parole, non comunicazioni estemporanee e parziali ma una vera e propria campagna di sensibilizzazione che renda comprensibile il disegno complessivo della mobilità, inquadri tutte le opzioni disponibili e favorisca l’uso globale dei servizi offerti.
Franco Pepe

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