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Confcommercio Veneto Notizie

PATENTINO: AUTOSCUOLE IN PRIMA LINEA

Nr. 13 del 12/07/2004

Non c’è stata alcuna proroga, né tanto meno si è concretizzata l’ipotesi di un foglio rosa per i ragazzi in attesa di conseguire il patentino. Dal primo luglio, è scattato l’obbligo di possedere il CIG, il Certificato di Idoneità alla Guida, per i ragazzi che dai 14 ai 18 anni non sono in possesso di altra patente e vogliono guidare in piena regola un ciclomotore.
La Motorizzazione di Vicenza intanto continua a lavorare a pieno ritmo: con una media di 180 esaminandi a sessione, le previsioni dicono che entro la metà di luglio tutti i ragazzi prenotati all’esame attraverso i corsi frequentati a scuola, dovrebbero aver sostenuto le prove finali. In tutta Vicenza, infatti, sono circa 12.000 gli studenti che hanno già partecipato alle lezioni di educazione stradale previste dalla legge e che si sono svolte prevalentemente nelle scuole superiori e medie della provincia, a partire da marzo fino alla fine dell’anno scolastico. A consentirlo, l’intesa fra l’Associazione provinciale autoscuole Confedertaai - Confcommercio, il Centro Servizi Amministrativi (ex Provveditorato agli Studi) e la Provincia, che a suo tempo aveva permesso agli istituti scolastici di avvalersi, fin dal dicembre 2003, degli insegnanti di teoria delle autoscuole come docenti per i corsi di educazione stradale.
«La collaborazione ha funzionato - dice Roberto Candia, presidente dell’Associazione provinciale autoscuole Confcommercio - nonostante qualche pecca organizzativa. Gli ultimi dati della Motorizzazione affermano infatti che la percentuale di promossi all’esame è del 74%, tra le più alte in Italia. Da parte nostra abbiamo dato tutta la nostra professionalità e disponibilità, e siamo più che soddisfatti dei risultati conseguiti. La Provincia ha fornito ai docenti degli ottimi sussidi didattici in cd-rom e altro materiale informativo ai ragazzi. Ogni corso prevedeva 12 ore di lezione sull’educazione stradale, affidate agli insegnanti di teoria e 8 ore sulla convivenza civile proposte dalla stessa scuola. Prima di intraprendere l’incarico i nostri insegnanti di teoria hanno a loro volta frequentato un corso preparatorio di quattro giornate in cui hanno approfondito materie ad hoc come il linguaggio verbale, la gestione di una classe, la psicologia dell’adolescente, i processi cognitivi, ecc. L’esperienza nel complesso è stata più che buona e come Associazione abbiamo già manifestato la nostra disponibilità a ripeterla anche nel prossimo anno scolastico».
Assodata comunque la chiusura delle scuole, durante l’estate i ragazzi dovranno rivolgersi alle autoscuole per poter conseguire il patentino. «I nostri corsi - spiega infatti Candia - sono specifici per i minorenni che vogliono guidare un ciclomotore, prevedono la dotazione di libri e il pagamento dei diritti per accedere all’esame finale. Il costo medio si aggira sui 150 euro e varia a seconda del livello di preparazione che mano a mano il candidato acquisisce. Ci sono infatti ragazzi che per raggiungere una preparazione adeguata a volte hanno la necessità di frequentare più ore rispetto a quelle stabilite. Il prezzo comunque è nella media con le altre città. I costi per tutte le autoscuole di Italia sono più o meno gli stessi e non si scostano più di tanto».
Intanto molti ragazzi e genitori si rivolgono alle autoscuole per chiedere chiarimenti. Proprio oggi la Confedertaai, la confederazione nazionale delle autoscuole Confcommercio, ha diffuso un documento sull’argomento per fornire ai propri operatori precise istruzioni. Innanzitutto - dice la nota - non è prevista la possibilità di guidare un ciclomotore con il foglio rosa relativo al conseguimento della patente della sottocategoria A1, poiché nessuna norma a tutt’oggi lo prevede. Inoltre il foglio rosa per la categoria A non consente di guidare ma solo di esercitarsi in luoghi poco frequentati.
Per quanto concerne i corsi nelle autoscuole, questi sono costituiti da un minimo di dodici ore di lezione. Possono partecipare ai corsi i ragazzi che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età oppure che lo compiano entro l’anno scolastico che si chiude ogni anno il 31 agosto. Non è mai possibile sostenere l’esame prima dei 14 anni. L’allievo che ha seguito il corso presso l’istituto scolastico ma non ha sostenuto l’esame o è stato bocciato alla prova d’esame per il C.I.G. non deve rifare il corso in autoscuola ma solo consegnare alla stessa l’attestato di frequenza rilasciatogli dalla scuola che consente di accedere all’esame. Nel caso che allievo sia stato respinto all’esame può anche recarsi direttamente presso la motorizzazione, consegnando l’attestato di frequenza del corso e ripetere l’esame. Un candidato può ripetere l’esame senza limitazioni, anche se non è trascorso un mese dall’ultima prova, entro un anno dalla data della fine del corso. Egli inoltre può sostenere l’esame sia presso lo stesso istituto scolastico, sia presso un altro istituto, sia presso l’autoscuola, sia presso l’Ufficio provinciale del DTT. In ogni caso se l’allievo viene presentato da un Istituto deve essere sempre accompagnato dal referente scolastico e non occorre nessun altro documento. Se l’allievo viene presentato da un autoscuola occorre il documento di riconoscimento o la foto autenticata.
Infine, per quanto riguarda i versamenti da allegare alla domanda d’esame, il candidato respinto alla prova finale recupera solo uno dei due bollettini da 10,33 euro mentre, in caso di assenza, può richiedere un nuovo esame sulla base della domanda e dei versamenti già presentati.
Monica Rossato

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