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Confcommercio Veneto Notizie

PAGOBANCOMAT E L’ANTITRUST

Nr. 14 del 26/07/2004

La Banca d’Italia ha reso noti alla Confcommercio i risultati dell’istruttoria condotta ai sensi della normativa antitrust sul sistema Pagobancomat.
Scopo del provvedimento, avviato il 24 ottobre dello scorso anno, era quello di verificare la congruità della commissione interbancaria pagata dalla banca che gestisce il POS istallato presso un esercente, alla banca emittente la carta con la quale il consumatore effettua il pagamento. Tale commissione, anche se diversa da quella pagata dall’esercente alla propria banca (merchant fee), ne viene comunque a costituire la componente fondamentale.
Nel 2003, la Convenzione per la gestione del marchio Bancomat (CO.GE.BAN.) aveva stabilito il prezzo del servizio in 0.23 euro per operazione più 0,0897% della singola transazione. Oggi, l’istruttoria avviata dalla Banca d’Italia ridefinisce questi termini, portando a 0,20 euro il costo per operazione più 0,1039% di ogni singola transizione.
E’ questo, infatti, il valore che è stato ritenuto congruo dall’Istituto di Credito nazionale rispetto ai costi sostenuti dal sistema bancario per la realizzazione del servizio. Entro il 1 luglio 2005, le banche dovranno quindi rivedere le loro posizioni in base alle indicazioni avanzate dal provvedimento e sottoporre nuovamente all’esame della Banca d’Italia il valore del costo dell’intera operazione Pagobancomat. Nel caso contrario, si andrà incontro alla decorrenza dell’autorizzazione in deroga concessa ai sensi della normativa antitrust.
Sono ancora molte, però, le riserve avanzate sui criteri utilizzati per la determinazione di tale commissione. Se da un lato, infatti, si è in presenza di una riduzione della sua componente fissa (da 0,23 a 0,20 euro), dall’altro permangono le dichiarazioni avanzate dalla stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, intervenuta con parere consultivo nell’ambito dello stesso Procedimento Banca d’Italia. Proprio in tale contesto, l’Autorità ha rilevato che i criteri utilizzati dalle banche per il calcolo dei costi sono inadeguati ad incentivare, in un contesto dinamico, l’introduzione di innovazioni atte ad aumentare l’efficienza e a contenere il livello della commissione interbancaria.
Che l’attenzione sui criteri di determinazione del servizio Pagobancomat e sulla sua compatibilità con la normativa antitrust sia alta, è testimoniato del resto anche a livello europeo. Entro breve, infatti, si avrà il verdetto della Commissione europea sul caso Mastercard, di fatto il più seguito e discusso negli ultimi anni.

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