IL LOGISTIC CITY CENTER, STRUMENTO PER TUTELARE I COMMERCIANTI
Nr. 14 del 26/07/2004
La Confcommercio in prima linea nel nuovo Logistic City Center di Vicenza, la società a responsabilità limitata, nata con l’obiettivo di limitare lo smog, che dovrebbe diventare operativa per il prossimo autunno. Accanto all’Associazione di via Faccio c’è il Comune di Vicenza, che detiene il 55 per cento delle quote, e le categorie economiche, che complessivamente detengono il 45 per cento, e cioè Assoindustria, Assoartigiani, Apindustria e Cna. «La Confcommercio - spiega il presidente Sergio Rebecca - partecipa al progetto perché la lotta all’inquinamento è un atto di civiltà giusto e condivisibile, e perché anche in questo campo la vigilanza è un obbligo per evitare che la gestione del servizio possa penalizzare in qualche misura gli operatori commerciali». Fra l’altro, per i negozianti non dovrebbe cambiare molto, se non il fatto che la merce arriverà non più in fasce orarie ristrette, ma appena trascorso il tempo necessario a smistare gli arrivi.
Il nuovo centro smistamento farà da punto di raccolta dei carichi di prodotti e li distribuirà nel centro storico, in tutta la zona a traffico limitato, con mezzi di trasporto ecologici. In pratica l’obiettivo è di gettare un cordone anti-inquinamento attorno alle porte della città, bloccando prima dell’ingresso in centro storico e nelle zone a traffico limitato i furgoni per la consegna di merci e prodotti a negozi, magazzini e imprese. E questo utilizzando esclusivamente mezzi eco-compatibili, che provvederanno al recapito dei prodotti non in periodi stabiliti, come avviene adesso, ma durante la giornata, e, quindi, con l’utilizzo delle corsie preferenziali e di tutti gli spazi di sosta, comprese le aree blu. Grazie a questo sistema di consegne «intelligenti», si potrà decongestionare il centro-città e tenere l’ambiente più pulito. Insomma, una rivoluzione rispetto al passato. Vicenza sarà fra i primi capoluoghi d’Italia a dotarsi di un centro del genere. E le merci che potranno giungere al transit point saranno dei generi più vari esclusi i prodotti alimentari deperibili, le armi, i gioielli e i farmaci, fermo restando che, comunque, le consegne straordinarie potranno essere sempre fatte. Evidente il vantaggio per i vettori, che potranno consegnare la merce in un unico punto di raccolta, evitando «giri viziosi» in centro storico e in fasce di orario limitate. Inoltre, il costo del servizio dovrebbe essere minore, o, al massimo, pari all’attuale.
Il «Logistic» (direttore è il veneziano Leonato Bizzotto, presidente l’assessore all’urbanistica del Comune di Vicenza Maurizio Franzina), si è già aggiudicato fondi Ue, ministeriali e regionali per questa fase di avvio e il successivo funzionamento, e la sede, in tutto circa 400 metri quadrati, sarà all’interno del mercato ortofrutticolo, di proprietà del Comune.
Al momento si stanno mettendo a punto le gare per fornire il software e appaltare il servizio consegne, e si sta predisponendo l’ordinanza comunale per regolamentare tutto il nuovo sistema operativo di distribuzione, che, detto per inciso, non dovrebbe comunque escludere la possibilità per i privati di consegnare merci in centro, purché dotati di analoghi mezzi eco-compatibili, elettrici o a gpl.
F.P.
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