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Confcommercio Veneto Notizie

IL FASCINO DELLE BOTTEGHE STORICHE

Nr. 15 del 09/08/2004

Botteghe storiche: poche hanno resistito ai cambiamenti dei tempi moderni, molte, purtroppo, sono scomparse, e questo strappo ha provocato la perdita di un importante e irripetibile pezzo d’epoca. Ora, però, grazie alla volontà e all’impegno del Comune e dell’Ascom, che vogliono tutelare il nome e l’attività delle botteghe che hanno fatto la storia di Vicenza e del commercio vicentino, si compie un passo importante, nel senso che si vuole riannodare il passato con il futuro, salvaguardando un’affascinante civiltà urbana fatta di tradizione, di servizio, di presenza, di rispetto della vocazione cittadina anche in proiezione turistica.
Il nuovo corso delle botteghe storiche parte da un regolamento comunale che istituisce l’albo degli esercizi commerciali, artigianali, alberghieri e dei pubblici esercizi anche per commercio su area pubblica, che svolgono, appunto, attività di rilevante valore artistico, storico, ambientale e documentario, con lo scopo di valorizzare, tutelare e sostenere l’immagine culturale e tradizionale della città e quelle attività che contribuiscono a mantenerla. Il regolamento c’era, ma ora, sulla spinta anche della Confcommercio, sono giunte le prima adesioni, e l’Associazione di via Faccio, che per molti aspetti costituisce pure il riferimento storico del commercio cittadino, intende estendere il più possibile l’iniziativa.
L’adesione all’Albo è volontaria. Sono considerate botteghe storiche esercizi e imprese che esercitano la medesima attività da almeno 40 anni (mentre 35 sono sufficienti per le attività artigianali) sempre nella stessa sede o in una analoga purchè i locali presentino elementi di particolare pregio sotto l’aspetto architettonico e degli arredi e siano di particolare interesse culturale e storico.
Lo stato di bottega storica viene riconosciuto con un attestato rilasciato dal settore Sviluppo economico del Comune, e gli esercizi storici, per poter essere identificati, potranno dotarsi di un marchio distintivo di riconoscimento da esporre pubblicamente.
Per poter iscrivere la propria bottega in questo prestigioso albo occorre presentare una domanda al Comune corredata dalla documentazione necessaria, ma gli interessati, soci dell’Ascom, potranno farlo attraverso la stessa Associazione, che provvederà a istruire la pratica e a inoltrare la richiesta all’Amministrazione comunale nei modi dovuti. Basterà, quindi, recarsi negli uffici di via Faccio per trovare l’assistenza adeguata. L’iscrizione nello speciale albo, prevede anche due vantaggiose agevolazioni, e cioè il pagamento dell’Ici in misura ridotta e la riduzione dell’imposta comunale sulla pubblicità.
A Vicenza la prima bottega storica riconosciuta è stata nel 2002 il Caffè Commercio, al quale si sono unite lo scorso anno la ditta Mampreso, e, recentemente, le dieci attività commerciali presenti sotto la Basilica. E all’ingresso di questi negozi saranno affisse delle targhe in ottone, realizzate da Ennio e Elio Dal Monico, eredi di un’antica famiglia di incisori e titolari anche loro di una bottega storica. Targa che riproduce il nome dei gestori o l’insegna dell’esercizio, i simboli del Comune e dell’Unesco, e il disegno di una colonna palladiana. Nel caso non fosse possibile posizionare la targa, verrà esposta una vetrofania o una piantana segnaletica all’interno del negozio.
«Questa operazione - commenta il vicedirettore della Confcommercio Ernesto Boschiero - ha in sé una evidente finalizzazione culturale-turistica. E’ un modo per conservare la città storica in tutte le sue prerogative comunitarie. Ed è un altro strumento per incentivare la frequentazione del centro storico e richiamare attenzione e domanda da parte non solo dei vicentini ma anche dei visitatori di altre città e nazioni».
F.P.

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