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Confcommercio Veneto Notizie

DANNO BIOLOGICO, NESSUNA STANGATA. E’ SOLO UN ERRORE DELLE CARTELLE INAIL

Nr. 17 del 27/09/2004

Un banalissimo errore di stampa. Si risolve in una bolla di sapone lo spauracchio che ha colto in questi giorni non pochi operatori commerciali di Vicenza, a proposito del pagamento del nuovo importo Inail inerente il danno biologico.
In queste settimane, infatti, l’Istituto nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro ha fatto recapitare alle aziende di settore le lettere di richiesta per il pagamento della nuova copertura assicurativa introdotta nel 2000 dal decreto legislativo n.38.
Dopo tre anni di rilevazione, l’Inail ha dato così il via alla riforma che prevede, accanto al vecchio premio assicurativo, una nuova copertura al danno biologico o psicofisico, vale a dire quella menomazione dell’integrità fisica e psichica del lavoratore ritenuta lesiva della salute e della capacità di realizzazione personale.
Ma proprio sul nuovo importo riportato all’interno delle cartelle, è scoppiata la polemica. A dettare il caso, infatti, è stata la disparità tra le cifre riportate nel frontespizio delle schede di pagamento inviate dall’Inail e quelle trascritte all’interno delle cartelle esplicative.
«Si tratta di un banalissimo errore di stampa- spiega Mirka Pellizzaro, responsabile dell’ufficio sindacale della Confcommercio di Vicenza-. Il primo importo riportato sul frontespizio della scheda, infatti, è certamente l’unico corretto. Il disguido arriva dopo, quando proseguendo nelle spiegazioni dei calcoli effettuati per il triennio 2000-2001-2002, l’Inail ha erroneamente stampato il totale complessivo di tutto l’Istituto al posto di quello relativo alla singola azienda. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: invece dei dieci euro che, in media, richiede una simile copertura assicurativa, il datore di lavoro si è trovato cifre assurde pari a 90-100 milioni euro. Uno sproposito spiegabilissimo con un banale, quanto fastidioso, errore di stampa.»
La Confcommercio di Vicenza invita, dunque, tutti gli operatori associati a non preoccuparsi. Per chiunque necessitasse di ulteriori informazioni e chiarimenti, è sufficiente contattare gli uffici provinciali di via Faccio 38, tel. 0444-964300.

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