TERZIARIO, CREDERE E INVESTIRE PER IL FUTURO
Nr. 22 del 06/11/2004
Una riconferma che è un segnale concreto, da parte di tutto il terziario vicentino, del buon lavoro svolto nel mandato appena concluso. Una riconferma all’unanimità che sottolinea il gradimento totale della linea sindacale portata avanti in questi ultimi anni dalla Confcommercio di Vicenza, fatta di dialogo con le istituzioni ma anche di decise prese di posizione a tutela degli interessi delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi. Sarà ancora Sergio Rebecca a guidare, per i prossimi quattro anni, la Confcommercio provinciale. La nomina è arrivata dal Consiglio dell’Associazione, eletto il 24 novembre nel corso dell’assemblea ordinaria, e chiamato a scegliere al suo interno, secondo lo statuto, il presidente. «La fiducia che mi è stata accordata rappresenta per me una grande assunzione di responsabilità - è stato il commento di Sergio Rebecca - Non mi mancano la forza delle idee e la volontà di portarle avanti. Sono certo di trovare la stessa determinazione nei membri del consiglio, dal quale auspico arrivi un contributo di esperienza e di professionalità determinante per proseguire in una efficace azione di sviluppo del settore». Oltre al presidente Rebecca sono stati riconfermati anche i due vicepresidenti: Rino Filippin e Paolo Chiarello ed eletti membri di giunta Roberto Candia, Mario Noale, Antonio Cristofani, e Umberto Maset. Il Consiglio è così composto: Sergio Rebecca (presidente) Gianfranco Caliaro, Roberto Candia, Mario Cestaro, Paolo Chiarello, Antonio Cristofani, Rino Filippin, Raffaele Giacomuzzo, Umberto Maset, Mario Noale, Lorenzo Rizzi, Gastone Vicari, Loris Volpato.
Proprio nel corso dell’assemblea ordinaria Rebecca aveva tracciato un’analisi approfondita dell’attuale situazione socio-economica che il settore si trova ad affrontare, indicando anche le linee guida da seguire in futuro.
Non piace il nuovo fisco
I segnali per una possibile ripresa futura ci sono e vanno colti con la volontà, che deve essere propria del mondo imprenditoriale, di crescere sempre, qualunque siano le condizioni del mercato. Rebecca, nella sua relazione, ha dunque spronato le imprese del Terziario a credere e ad investire nel futuro, e lo ha fatto dopo un’analisi puntuale delle barriere che ancora oggi frenano lo sviluppo del Paese. In primo luogo fattori esterni, come la mancanza di stabilità dello scenario internazionale; quindi, lo scenario politico italiano. A tal proposito, «certo nessuno pensa - ha affermato - che a problemi complessi possano essere date risposte semplici: tuttavia esiste una differenza chiara fra l’accesa discussione politica ed il litigio inconcludente. La differenza è nei risultati e questi, francamente, si vedono poco».
«Alcune cose positive sono state fatte, come la riforma del lavoro, ma quella fiscale - ha continuato il Presidente della Confcommercio - che altrettanto attendevamo, non è certo rappresentata da ciò che in questi giorni si sta discutendo in Parlamento. Non piace che si abbassi l’IRAP inasprendo al tempo stesso i parametri degli studi di settore. Né basta la promessa della riduzione delle imposte sul reddito a compensare istituti quali la «pianificazione fiscale concordata», secondo cui i nostri risultati economici dovrebbero essere sempre in constante aumento». In questo contesto, secondo Sergio Rebecca, si inserisce una situazione di mercato deludente: il motore dei consumi gira al minimo ormai da troppo tempo, di questo passo si rischia di danneggiare tutti i meccanismi propulsivi.
«Eppure alcuni segnali positivi ci sono - ha detto, citando i significativi tassi di crescita di alcuni prodotti e servizi delle aree della tecnologia e della comunicazione, del nuovo welfare e delle eccellenze di nicchia. E su questi segnali, secondo Rebecca, «dobbiamo ritrovare le motivazioni dell’impegno quotidiano, del rimboccarsi le maniche, del rifiutare le ragioni del declino».
Positiva la collaborazione
con la Regione
Importante, in questo senso, è anche la collaborazione tra il mondo delle imprese e le istituzioni. Se lo scenario politico nazionale non è dei migliori, risposte più incoraggianti, secondo Sergio Rebecca, le ha date la Regione Veneto, con il varo della nuova legge regionale sul commercio, la realizzazione del Testo Unico regionale sul Turismo e il disegno di legge sui Pubblici Esercizi, che Rebecca auspica possa essere approvato nel corso di questa legislatura. «Siamo giustamente soddisfatti - è stato il commento di Rebecca - sia per il risultato che, più ancora, per il metodo adottato, che ci ha visto costanti protagonisti quale organizzazione di categoria largamente e maggiormente rappresentativa».
E proprio sul ruolo della Confcommercio a tutela, rappresentanza e supporto delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi è stata incentrata la seconda parte della relazione di Sergio Rebecca. «Nei quattro anni appena trascorsi - ha detto - l’azione di tutela sindacale e di assistenza alle imprese si è approfondita ed estesa, coerentemente con le esigenze e le aspettative degli associati». Rebecca ha citato a questo proposito alcune novità che hanno caratterizzato la crescita dell’associazione negli ultimi quattro anni. Il Centro di Assistenza Fiscale TerCaf, che si occupa di contenzioso tributario; il consorzio Conenergy, che aiuta le imprese a ridurre i costi dell’energia; le categorie di nuova costituzione, vale a dire guide turistiche, grossisti ricambi auto ed operatori del benessere; investimenti importanti come l’acquisto della sede di Noventa, l’ampliamento dello sportello di Recoaro, la realizzazione delle nuove aule corsi a Vicenza e la capillare informatizzazione degli uffici.
Nel 2005 ricorrono i 60 anni
Senza dimenticare alcuni «fiori all’occhiello» dell’associazione, quali l’Ister, Istituto per il Terziario, diventato uno dei principali interlocutori tecnici delle Amministrazioni interessate a pianificare lo sviluppo della propria rete distributiva e a qualificarsi con gli strumenti del marketing territoriale. Il credito, da ben 26 anni seguito dalla Cooperativa Garanfidi, la cui preziosa opera si sintetizza nei 70 milioni di euro di finanziamenti assistiti in essere e nei quasi 5.000 soci iscritti. La formazione, con gli oltre 11.000 allievi che hanno frequentato i 500 corsi organizzati nel periodo 2001-2004. Cifre importanti, cui darà ulteriore spinta la recente attivazione del Fondo Interprofessionale For.Te. E poi i servizi «storici» che hanno consentito di rafforzare la credibilità di Confcommercio presso le aziende, come il fiscale, il legale, il sindacale.
Nella sua conclusione, Rebecca ha ricordato che nel 2005 ricorreranno i 60 anni dalla fondazione dell’Associazione, un traguardo importante vissuto però con la consapevolezza che «continuare ad essere a fianco delle imprese non è un compito che possa permettere distrazioni oppure il cullarsi sugli allori passati. In questo senso la nostra Associazione è pronta alle nuove sfide - ha affermato Rebecca rivolgendosi agli imprenditori intervenuti all’assemblea -. Vuole crescere insieme a voi, consapevole, come diceva il filosofo Seneca, che gran parte del progresso sta nella volontà di progredire. Noi questa volontà la stiamo dimostrando con i fatti».
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