E dopo il Natale senza troppe sorprese con vendite leggermente in calo ma nel segno della tradizione e premiando la qualità, ecco il buon inizio dei saldi anticipati. A dire il vero sotto le feste i vicentini non hanno rinunciato alla frenesia dei regali last-minute. La parte del leone fra palline colorate e aghi di abete l’hanno fatta i videogiochi, i telefonini e i giocattoli, con elettrodomestici e casalinghi anch’essi in buona evidenza, oreficerie che hanno salvato proprio a Natale una stagione opaca e negozi specializzati di alimentari che si sono improvvisamente affollati. Ma poi i saldi, scattati da lunedì 3 gennaio dopo l’anticipazione decretata dalla Regione, hanno avuto un inizio in sintonia con le attese di chi confidava in questo periodo per rilanciare i consumi dopo il non entusiasmante trend di Natale. Insomma, le vendite stanno consentendo un recupero e i consumatori sono passati con un certo entusiasmo al periodo degli sconti. A risentirne i benefici è soprattutto il comparto abbigliamento che, dopo le difficoltà di un anno ancora pesante, può finalmente tirare un respiro di sollievo. L’indagine fatta dalla Confcommercio su una serie di punti-vendita di città e provincia, ha trovato risposte confortanti. L’anticipo del rituale periodo di saldi post-Natale è stato accolto molto bene dalla gente, l’esperimento è riuscito e occorrerà tenerne conto per il futuro. “Sta andando nel modo migliore, almeno in questi primi giorni di sconti - dicono in coro i negozianti - si vende abbastanza. Anzi, visto come sta andando, l’anno prossimo bisognerà programmare questi saldi ancora meglio organizzandoli per tempo, magari potenziando l’informazione preventiva”. In sintesi quello che non si è speso a Natale si spende ora che i prezzi si sono abbassati e la qualità è rimasta la stessa. Almeno così sperano ancora molti negozianti per salvare una stagione di vendite non certo facile.