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giovedì 26 maggio 2005

IN ASCOM, IL POLO DELLA SICUREZZA HA INCONTRATO GLI OPERATORI DELL’AGROALIMENTARE

Avviare una più stretta collaborazione, attraverso la conoscenza reciproca, tra il polo della sicurezza alimentare di Vicenza e gli operatori del settore agroalimentare. Con questo obiettivo si è tenuto ieri, 25 maggio, nella sede della Confcommercio di Vicenza, un incontro a cui hanno partecipato Carlo Terrin, direttore della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, i professori Igino Andrighetto (direttore generale dell’Istituto Zooprofilattivo delle Venezie) e Enrico Novelli (presidente del corso di laurea in “Sicurezza Igienico Sanitaria degli alimenti”) e i rappresentanti delle categorie del settore agroalimentare ed alcuni imprenditori.
E’ dall’anno accademico 2001-2002 che a Vicenza è stata attivata la laurea triennale in sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, un corso universitario della facoltà di Medicina veterinaria di Padova che si affianca ad altri importanti istituti operanti in provincia nel campo della sicurezza alimentare, come ad esempio il CSA di Thiene. “Stiamo in questo senso sollecitando – ha affermato Carlo Terrin – un’attività mirata a far conoscere le potenzialità del polo della sicurezza alimentare alle imprese locali, perché solo in questo modo si può avviare un confronto diretto tra ciò che si studia all’università e le reali esigenze delle imprese, arrivando, se necessario, anche a modificare la struttura dei corsi in base alle richieste del tessuto economico”.
E in effetti, gli imprenditori presenti all’incontro, hanno dimostrato grande interesse e non hanno mancato di avanzare suggerimenti. Come ad esempio quello di orientare maggiormente gli studenti verso stage in aziende piuttosto che in laboratori di analisi, in modo da confrontarsi fin da subito con la realtà aziendale. E’ stato poi sottolineato come, oltre ad impegnarsi nella filiera delle produzioni animali, sia essenziale che gli studenti affrontino anche le problematiche della sicurezza nelle produzioni vegetali o nella trasformazione (ad esempio prodotti da forno, ortofrutta e altro).
Igino Andrighetto, dal canto suo, ha sostenuto l’importanza di attivare, nelle aziende, un autocontrollo trasparente. “L’autocontrollo, se ben fatto – ha affermato - diminuisce l’impatto dei controlli ufficiali e aiuta anche a superare eventuali emergenze sanitarie. Proprio in questo campo sono preparati coloro che escono laureati nel corso attivato a Vicenza”. Studenti che, come ha illustrato Enrico Novelli, oltre alle lezioni in aula (che occupano circa il 50% dell’intero corso), affrontano stage impegnativi (fino a 750 ore) con un esame finale. “Lo stage è un momento essenziale per lo scambio di esperienze tra studente, impresa, università – ha sottolineato Ernesto Boschiero, vicedirettore della Confcommerico di Vicenza – Per questo, come associazione, ci impegneremo nel raccogliere e codificare le necessità degli operatori (che sempre più spesso in futuro ricercheranno figure professionali altamente qualificate nella soluzione di problematiche legate alla sicurezza agroalimentare) per indirizzare ed ottimizzare l’offerta che proviene dal mondo accademico. In questo modo si potranno stringere sinergie utili per l’intero comparto”.
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