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venerdì 10 giugno 2005

COPRIFUOCO PER I BAR RISTORANTI

Chiarirsi subito e collaborare alla definizione di una disciplina degli orari per i pubblici esercizi di Vicenza che alla fine metta tutti d’accordo, non sia penalizzante per chi ha investito in un’attività di bar, ristorante, pizzeria, gelateria, ecc, - e sono più di 500 in tutta Vicenza - e rappresenti una possibile soluzione per il Comune, impegnato a garantire ai cittadini il diritto al riposo notturno. E’questa l’intenzione della Confcommercio di Vicenza, nell’attesa di una pronta risposta dell’Amministrazione Hullweck a modificare l’annunciata ordinanza che potrebbe obbligare alla chiusura a mezzanotte dei bar e di tutti pubblici esercizi in genere.
Un colloquio “chiarificatore”, tra il direttore Gallo e l’Assessore allo sviluppo economico Ernesto Gallo, c’è già stato comunque stamattina. “L’assessore – dice il direttore della Confcommercio di Vicenza – ci ha rassicurato sul fatto che l’ordinanza è ancora da definire, la Giunta ha cioè valutato solo le linee di tendenza, e quindi il provvedimento dovrà essere perfezionato. A tal proposito, ho fatto nuovamente presente all’Assessore le nostre osservazioni in merito alla disciplina degli orari dei pubblici esercizi, un documento che è già a disposizione dell’Amministrazione dalla scorsa settimana”.
Ed è proprio dalle osservazioni presentate dalla Confcommercio di Vicenza, le uniche giunte all’assessorato competente, che si partirà per un “confronto politico, giuridico e pratico sulla questione”, così come lo definisce il direttore Gallo, annunciando l’incontro con il Comune in programma la prossima settimana.
“Non possiamo che condividere – conclude Andrea Gallo - il principio di difesa del diritto dei cittadini alla quiete nelle ore notturne, base del provvedimento che l’Amministrazione intende emanare. Prendiamo, inoltre, positivamente atto delle dichiarazioni del Sindaco Hullweeck che, spiegando l’ordinanza, dice che la chiusura potrà essere ancora effettuata alle 2 in quanto ciò che cambierà sarà solo la metodologia con la quale potrà essere esercitata questa possibilità. Ebbene, nell’incontro che avremo con l’Amministrazione la prossima settimana, chiariremo queste modalità, ricordando ai nostri interlocutori che la difesa della libertà dell’impresa è un diritto che merita almeno altrettanta considerazione e non può essere mortificato con provvedimenti lontani dalla realtà, in contrasto con quanto invece auspicano gli operatori del settore”.

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