LA NUOVA PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE DI SCHIO OTTIENE L’AVALLO DEI COMMERCIANTI
Una programmazione commerciale che consentirà un equilibrato sviluppo della rete distributiva di Schio e che soddisfa anche la categoria. E’ questo il risultato del confronto tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione Mandamentale scledense della Confcommercio sulla bozza dei criteri di programmazione per l’insediamento delle attività commerciali che a breve saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio comunale di Schio. “Si è partiti da una “fotografia” dell’attuale rete distributiva- spiega Guido Xoccato, presidente mandamentale della Confcommercio- classificando le varie strutture di vendita presenti nel territorio sulla base della loro dimensione e dei settori merceologici trattati. Il passo successivo ha portato all’individuazione di precisi limiti di superficie autorizzabili per raggiungere l’obiettivo generale, richiamato dalla legge regionale, di un’equilibrata presenza sul territorio delle rete distributiva, suddivisa tra grandi e medie strutture ed esercizi di vicinato”. Tra gli strumenti utilizzati di particolare importanza il parametro del cosiddetto “indice di equilibrio”, un valore che per essere ottimale, secondo le indicazioni della L.R. 15/2004, dovrebbe essere pari ad uno, e che si ottiene dal rapporto fra le superfici commerciali complessive degli esercizi di vicinato e quelle, sommate, delle medie e grandi strutture di vendita. Dall’esame dell’attuale superficie della rete distributiva di Schio emerge un valore di questo parametro inferiore ad uno, sia per quanto riguarda il settore alimentare che per quello non alimentare. ”C’era il pericolo- continua Xoccato- che una normativa troppo permissiva in tema di aperture di medie strutture di vendita potesse peggiorare ulteriormente il disequilibrio già esistente (con l’indice di equilibrio che avrebbe assunto un valore inferiore rispetto all’attuale, già ampiamente inferiore ad uno). Abbiamo invece trovato disponibilità e attenzione dell’Amministrazione comunale e da una prima ipotesi che lasciava spazio a nuove strutture o all’ampliamento di quelle esistenti di medie dimensioni nel settore alimentare, si è passati, nella bozza finale del provvedimento, ad una proposta più equilibrata che lascerà spazio essenzialmente a realtà meno impattanti sia dal punto di vista commerciale che della viabilità collegata. Altro punto importante contenuto nel provvedimento del Comune di Schio sui criteri di programmazione commerciale- conclude Xoccato- è l’esplicita esclusione della possibilità di nuovi insediamenti di grandi strutture di vendita, in aggiunta a quelle già esistenti, in linea con i suggerimenti e le valutazioni sulla politica urbanistico-commerciale nel territorio provinciale da tempo sostenuta dalla Confcommercio”.