lunedì 19 dicembre 2005
PER GLI ACQUISTI, NATALE TIEPIDO MA NON FREDDO
E’ un Natale “tiepido”, in linea con l’andamento dell’economia generale di tutto il 2005 e, sotto il profilo degli acquisti, con ritmi simili allo scorso anno.
Questa, in sintesi, la situazione che emerge da un’indagine telefonica effettuata dalla Confcommercio di Vicenza, sulle vendite delle settimane di dicembre che precedono il Natale.
Il campione degli intervistati è stato selezionato scegliendo a modello alcuni operatori dei vari settori del commercio, in modo da rappresentare un quadro significativo delle tendenze e delle prospettive sui consumi natalizi.
Tutte le categorie intervistate hanno notato un cambiamento nelle abitudini di spesa del cliente nel senso che molti acquisti sono stati fatti la prima settimana di dicembre (in controtendenza rispetto allo scorso anno, quando i primi giorni di dicembre avevano registrato un andamento molto tranquillo dal punto di vista delle vendite) e sono stati diluiti durante la settimana e non concentrati al sabato e alla domenica com’era uso. Nei fine settimana, è stato notato anche un cambiamento nel tipo di clientela: nei negozi del centro storico di Vicenza, in particolare, non c’è la visita dell’acquirente abitudinario ma l’afflusso di clienti nuovi, occasionali, che spesso vengono da fuori città. Cambiamenti si notano anche sul modo di acquistare, poiché rispetto al passato il cliente è molto più esigente, attento, e spesso vuole esaminare diversi prodotti prima di effettuare la propria scelta. In ogni caso l’acquisto privilegia sempre più la qualità del prodotto: in primo piano c’è ancora la tecnologia, gli articoli di pregio e cose utili.
Gli intervistati, per la maggior parte, fanno previsioni abbastanza ottimistiche sull’andamento delle vendite negli ultimi giorni prima di Natale, in linea quindi con quanto si registra abitualmente.
Riguardo alla distribuzione delle vendite in generale emerge che si mangia di più, soprattutto per la riscoperta dei prodotti tipici, e ci si veste di meno, anche per l’effetto saldi che porta a rinviare le spese riguardanti l’abbigliamento e le calzature.
Nel comparto alimentare le vendite delle prime settimane di dicembre non hanno subito variazioni significative rispetto allo scorso anno. Il cliente predilige prodotti di qualità, piatti freschi della gastronomia, formaggi e salumi tipici e prodotti della tradizione locale (in primo piano, mostarda e mascarpone). Stanno però aumentando le prenotazioni per i menù natalizi e per i cenoni di fine anno, con le delizie gastronomiche legate agli antipasti, piatti di pesce e verdure pronte da servire.
In macelleria continua, anche nel periodo natalizio, la richiesta di carni già preparate come gli arrosti, le faraone farcite o i pronto cuoci che permettono di risparmiare tempo e di “andare a colpo sicuro” sull’effetto finale del piatto. Tenendo conto proprio del fatto che il cliente ha sempre meno tempo da dedicare ai fornelli, gli operatori del settore punteranno nei prossimi giorni proprio su una ricca scelta di proposte, con piatti legati alla tradizione culinaria vicentina e al periodo delle festività.
Un certo calo delle vendite viene segnalato invece dai fruttivendoli che si aspettano però un netto recupero a ridosso del Natale, periodo propizio per i cesti di frutta e di ortaggi e le confezioni dove non mancheranno gli agrumi, la frutta esotica e quella secca da consumare alla fine dei tradizionali cenoni.
In linea con il 2004 ma con buone prospettive per gli ultimi giorni dell’anno, il settore della ristorazione. Le cene aziendali che caratterizzano il periodo prenatalizio si sono mantenute costanti anche se con gruppi meno numerosi ed ora i ristoratori si stanno preparando al menù delle feste. I piatti tipici della tradizione culinaria vicentina saranno ancora i più richiesti: si va dagli antipasti con sopressa ed insaccati nostrani; ai primi piatti con paste e risotti con verdure di stagione; per i secondi, invece, oltre ai bolliti con i classici lingua e cotechino, nel menù di Natale e del Cenone di fine anno, sarà dato largo spazio agli arrosti di maiale, al coniglio e alle faraone farcite. Tra i dolci accanto ai classici panettoni e pandori verranno proposti focacce, zaleti e dolci farciti alle creme. I ristoratori, inoltre, confermato una tendenza in atto da tempo: anche i vicentini hanno ridotto le uscite al ristorante e nel pranzo fuori casa non esagerano con gli extra come i liquori o spumanti a fine pasto, anche se, dicono, a Natale la tradizione verrà confermata.
Passando ai settori del non alimentare, i negozi di elettrodomestici e casalinghi registrano un andamento differente tra le due diverse merceologie ma stazionario rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bene il comparto tecnologico dove si spende soprattutto per televisori, gli schermi ultimo modello (LDC) e gli iPod: sono questi, infatti, i regali di tendenza di questo Natale, assieme al telefono cellulare, che però registra un calo nelle vendite nei modelli più semplici, rispetto allo scorso anno.
Gli acquisti di elettrodomestici privilegiano la qualità e l’affidabilità delle prestazioni. Vendite fiacche per gli articoli per la casa (-10% circa rispetto al 2004) che si contraddistinguono per la ricerca non tanto della qualità o del design, ma di oggetti, possibilmente utili, a poco prezzo.
I giocattoli vanno abbastanza bene specie se sono di alta qualità ( + 10%). I regali che quest’anno fanno tendenza sono il “Nintendo dog” (il cagnolino tamagoci) e le bambole Winx (le rivali Bratz restano sugli scaffali) e in ogni caso la scelta cade su prodotti originali, pur facendo attenzione al prezzo.
Alti e bassi per il settore dei fiori: da un lato un certo tipo di clientela spende volentieri per piante particolari, composizioni di qualità, addobbi per la propria casa o per le vetrine; dall’altro, a parte la classica Stella di Natale, sono spariti i tradizionali “pensieri natalizi” per conoscenti e amici o i piccoli acquisti, tanto che, paradossalmente, i prodotti dai prezzi contenuti sono quelli meno venduti.
Un certo risveglio, di buon auspicio per il settore, è stato evidenziato nel settore gioielli ed oreficeria dove l’acquisto premia ancora l’oggetto importante, di fascia alta, mentre per i regali poco costosi si aspetta – forse - l’ultimo minuto. Sta invece soffrendo il settore dell’orologeria dove si vendono i modelli dei marchi più pubblicizzati, che fanno presa specialmente sul pubblico giovanile, ma la tendenza in atto è quella di acquistare più l’orologio per sé che per regalarlo ad altri.
Anche per le profumerie (in media -10% rispetto allo scorso anno), come per le pelletterie e altri negozi, la sensazione è che non si comprino più gli articoli che, in un periodo economico difficile, sono ritenuti non necessari. Molto meglio la vendita di servizi legati all’estetica e al benessere, piuttosto che quella di prodotti per la cura della persona.
Le librerie rilevano un andamento stabile rispetto al 2004, in alcuni casi positivo. Naturalmente, anche in questo comparto, c’è una particolare attenzione alla spesa, quindi si tende a comprare libri più economici ma in quantità superiore per poter fare più regali. Questo soprattutto nell’acquisto di libri per l’infanzia, dove, per esempio, i nonni tendono a chiedere immediatamente il prezzo per poter fare regali a tutti i nipotini. Così è anche per il libro di cucina o per il romanzo, mentre è sparito da anni l’uso di regalare il bel libro di foto o d’arte, che sono venduti poco e indifferentemente nei diversi mesi dell’anno. Per quanto riguarda il reparto cartolibreria, a parte qualche penna stilografica, si vende poco e di poco valore.
Il comparto delle erboristerie ha vissuto un anno difficile, ma con dicembre si riscontra un ritorno dell’intereresse da parte della clientela, che privilegia comunque i prodotti più economici. Tra i regali per le festività molto richieste le tisane e i bagnoschiuma, offerti in confezioni raffinate, e particolarmente apprezzati i diffusori per ambiente con essenze naturali.
Per Natale si sta risvegliando anche il mercato turistico e sono molti i vicentini che trascorreranno fuori casa le festività. Dall’osservatorio privilegiato delle agenzie viaggi fanno notare però che si muove solo la fascia alta del mercato; si vendono bene i pacchetti turistici di lungo raggio con destinazione Maldive, Estremo Oriente, Carabi o i tour dei safari in Africa, ma la maggioranza della clientela aspetta le proposte in offerta dopo l’Epifania o spera in qualche favorevole opportunità last minute. Le prenotazioni “fai da te” tramite internet e la possibilità di raggiungere facilmente (in auto o con offerte di volo low cost) le principali capitali europee hanno infine ridotto le prenotazioni dei pacchetti turistici più contenuti, legati ai brevi viaggi di fine settimana.