IMPRENDITORIA FEMMINILE: NUOVO BANDO DELLA LEGGE 215/92
Ammontano a circa 2,6 milioni di euro i fondi destinati in Veneto a favore dell’imprenditoria femminile. Il Ministero delle attività produttive ha provveduto in questi giorni a stanziare 88 milioni di euro a sostegno degli obiettivi della legge 215/92 e del successivo Dpr 314/2000, che hanno appunto per finalità l’avvio di nuove attività imprenditoriali a conduzione femminile, l’innovazione di quelle esistenti e l’acquisizione di servizi da parte di aziende a prevalente partecipazione di donne. In base all’apposito decreto ministeriale di apertura del sesto bando e del relativo regolamento (pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 15 e 16 dicembre 2005), le agevolazioni possono essere richieste dalle piccole imprese, con una prevalente partecipazione femminile; più precisamente: dalle imprese individuali in cui il titolare è donna, dalle società o cooperative in cui il numero di donne socie è pari ad almeno il 60 per cento, dalle società di capitali in cui le donne detengono almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscono almeno i due terzi dell’organo di amministrazione. L’importo verrà erogato per il 50 per cento sotto forma di contributo in conto capitale e il restante 50 per cento sotto forma di finanziamento da restituire in dieci anni ad un tasso agevolato. La somma sarà concessa nei limiti massimi consentiti dalla normativa comunitaria in relazione alla localizzazione delle imprese. I progetti ammessi al contributo possono essere realizzati sull’intero territorio nazionale e i programmi di investimento devono riguardare l’avvio di nuove attività imprenditoriali, l’acquisto di attività preesistenti, la realizzazione di progetti aziendali innovativi e l’acquisizione di servizi reali nei settori dell’agricoltura, manifatturiero ed anche nel commercio, turismo e servizi. Le voci di spesa ammissibili devono riferirsi agli impianti generali, ai macchinari e alle attrezzature, ai brevetti, software, opere murarie e anche studi di fattibilità e piani d’impresa. Rispetto ai precedenti, il bando attuale prevede un limite minimo e massimo per i programmi di investimento, ovvero non dovranno essere inferiori a 60 mila euro né superiori a 400 mila. Saranno inoltre penalizzate in graduatoria le ditte individuali e le società unipersonali, mentre viene favorita l’aggregazione tra donne. Ulteriori informazioni e consulenza per le domande di contributo, da presentare entro il 17 marzo 2006, possono essere richieste all’Ufficio Credito della Confcommercio provinciale al n. tel. 0444 964300.