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Confcommercio Veneto Notizie

KATEDROMOS, LE IMMAGINI INVITANO ALLA PRUDENZA

Nr. 02 del 31/01/2005

Per insegnare il rispetto delle norme di sicurezza e il codice della strada certe immagini e testimonianze dirette possono servire più di tante noiose lezioni. Di questo ne è convinta l’Associazione provinciale autoscuole Confedertaai- Confcommercio che in collaborazione con la Provincia di Vicenza, il C.S.A. (l’ex Provveditorato agli Studi) ed il Consorzio Autoscuole Associate ha promosso “Katedromos”, un contenitore culturale per fare educazione stradale incidendo in modo rapido e diretto sui giovani.
E sono stati gli oltre 250 studenti di alcune scuole superiori di Vicenza e provincia a sperimentare in anteprima, al teatro San Marco di Vicenza, questo singolare workshop interattivo che ha catturato l’attenzione dei giovani intervenuti grazie all’utilizzo di musica, immagini e delle più moderne tecnologie della comunicazione.
“L’idea ci sembrava vincente- commenta soddisfatto Roberto Candia, presidente dell’Associazione provinciale autoscuole- e dalle testimonianze dei ragazzi e dalle impressioni raccolte con i questionari credo che certi messaggi sulla sicurezza siano stati recepiti”.
Insegnare l’uso corretto di cinture e caschi lo si può fare anche facendo passare sullo schermo certe immagini, più o meno simulate, di incidenti, moto e caschi abbandonati per terra o le testimonianze dei genitori che hanno perduto il proprio figlio sulla strada.
Leonardo Indiveri, insegnante di Taranto, ideatore e regista di “Katedromos” ha calibrato sapientemente nei 75 minuti di durata dell’incontro -spettacolo, che ha fatto tappa per la prima volta a Vicenza, brani musicali del momento, foto drammatiche di incidenti, dati statistici e interviste ottenendo un pieno coinvolgimento emotivo dei ragazzi. “Con l’esperienza di molti anni di insegnamento ho capito che non servono prediche o le solite lezioni sulle norme di comportamento- spiega Indiveri- ma per raggiungere i ragazzi al cuore e al cervello è utile piuttosto mostrare gli effetti di comportamenti scorretti sulla strada, le conseguenze di cadute ed incidenti con la moto senza l’uso del casco o della guida in auto con le cinture non allacciate”. Il messaggio è chiaro: prudenza e rispetto delle norme di sicurezza perché specie tra i gli adolescenti non c’è piena consapevolezza dei rischi che corrono sulla strada e spesso si sottovalutano gli effetti di alcool e droghe sulla capacità di guida.
I numeri parlano chiaro e sono agghiaccianti: ogni anno sulla strada si contano più di 9.000 morti, 20.000 nuovi disabili e oltre 170.000 feriti: numeri che fanno riflettere e che devono impegnare tutti , dalle Istituzioni a quanti si occupano di educazione nella società civile. L’assessore provinciale alla mobilità Maria Rita Busetti, riportando i dati drammatici sulla mortalità nelle strade ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’educazione stradale come patrimonio collettivo mentre il dirigente del Csa Pasquale Palumbo ha posto l’accento sul fondamentale ruolo educativo della scuola che deve maggiormente promuovere il rispetto delle regole, tra le quali, importanti, quelle della sicurezza e della legalità.
“L’esperienza di Katedromos è positiva- conclude Roberto Candia- e i messaggi lanciati ai ragazzi credo abbiano colpito nel segno. Le nostre autoscuole sono da tempo impegnate sul tema della sicurezza e ogni iniziativa che possa contribuire al maggior rispetto del codice della strada e al corretto uso dei dispositivi di sicurezza ci vede in prima linea. Ritengo che questa collaborazione con la Provincia e il C.S.A. possa essere ulteriormente sviluppata, e che altre iniziative verranno promosse per coinvolgere i giovani su temi così importanti quali quelli della sicurezza e dell’educazione stradale”.

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