AMBULANTI: PER LA FIVA IMPORTANTE TRAGUARDO, LE NUOVE DISPOSIZIONI REGIONALI SODDISFANO
Nr. 04 del 28/02/2005
D’ora in poi niente più venditori itineranti nei centri storici del Veneto con più di 50 mila abitanti, pena sanzioni più pesanti rispetto al passato soprattutto per le merci poste direttamente a terra; rivoluzione anche nelle autorizzazioni per la partecipazione alle fiere. Sono le disposizioni approvate nei giorni scorsi dal Consiglio regionale del Veneto, in modifica agli articoli della legge regionale 10 sul commercio su aree pubbliche.
Abusivismo. Le disposizioni infliggono un duro colpo all’abusivismo che, soprattutto a Venezia, ha generato polemiche e tensioni assurte alla cronaca nazionale. Il divieto assoluto di commerciare, in forma itinerante, all’interno dei centri storici dei comuni con oltre 50 mila abitanti, e un rilevante inasprimento delle sanzioni amministrative per il commercio svolto in aree interdette e con merci poste direttamente a terra, sono traguardi importanti sulla via della lotta all’abusivismo, che sta imperando in alcune città d’arte della nostra regione (Venezia in primis).
Per la Fiva-Confcommercio del Veneto (la federazione dei venditori ambulanti), e per quella veneziana in particolare, un successo, dopo tanti incontri, battaglie e iniziative; è insomma il frutto di un’azione costante e propositiva svolta dalla Confcommercio e dalla Fiva del Veneto ai tavoli di confronto regionali sugli articoli della legge che riguardano direttamente i venditori ambulanti.
“Non possiamo che dirci soddisfatti perché la Regione, in questo caso, ha recepito le nostre istanze in una visione di impegno comune nella lotta all’abusivismo, e per questo ringrazio anche il collega Roberto Magliocco, presidente dell’Ascom di Venezia, per l’azione svolta dalla sua associazione in tutti questi anni - dichiara il presidente della Fiva regionale Ilario Sattin - L’inasprimento delle sanzioni relative al posizionamento delle merci direttamente a terra risulta essere il riconoscimento del legislatore regionale di un accorgimento legislativo da noi suggerito e voluto che però mancava di relativa sanzione. Questo è solo un primo passo - aggiunge - Perché nella prossima legislatura lavoreremo per ottenere una legge specifica sull’abusivismo”.
Rivoluzione delle Fiere. Il presidente della Fiva Veneto tiene inoltre a sottolineare che, sempre nell’ambito della Finanziaria regionale, è stata varata un’altra modifica, definita rivoluzionaria dalla categoria: il Veneto è tra le prime tre regioni in Italia ad averla varata. Modifica che accoglie un’altra richiesta della Fiva-Confcommercio: equiparare i venditori delle fiere (in precedenza itine ranti) ai colleghi che operano nei mercati settimanali, con posteggio fisso. “In sostanza - spiega Sattin - verrà rilasciata un’autorizzazione di tipo ‘a’ anche per la partecipazione alle fiere, equiparando il titolo in possesso dei fieristi a quello in possesso di coloro che partecipano ai mercati settimanali. In questo caso, quindi, a coloro che sono in possesso di una concessione di posteggio decennale in una fiera, verrà rilasciato anche un titolo autorizzatorio corrispondente, che, a questo punto, potrà essere oggetto anche di formale cessione”. Insomma, d’ora in poi anche i commercianti che operano nelle fiere avranno la possibilità di comprare, vendere o cedere uno o più posteggi in loro pos ses so, come accade già per i colleghi dei mercati settimanali. Questa modifica, oltre a co sti tuire un indubbio vantaggio per la categoria, farà sì che le autorizzazioni itineranti siano più facilmen te controllabili. La legge, che ha carattere d’urgen za, diverrà pienamente esecutiva dal giorno suc ces sivo alla sua pubblicazione nel Bur del Veneto.
La sicurezza nei mercati, innanzitutto. E’ stato questo il tema principale di discussione e confronto della riunione del consiglio provinciale della Fiva- Confcommercio, l’organizzazione che rappresenta la maggioranza degli operatori vicentini su aree pubbliche, che si è svolta nella sede della Confcommercio.
“Il grave fatto successo pochi mesi fa a Barbarano - ha dichiarato il presidente Adriano Girardello - pone in primo piano il problema della sicurezza. Continueremo, quindi, a sollecitare ogni singolo Comune affinché predisponga le misure strutturali necessarie a rendere sicura e funzionale ogni singola area di mercato. La soluzione ideale sarebbe però quella di poter contare su interventi omogenei e similari per ciascun Comune, evitando così differenze rilevanti da una zona all’altra. A tal fine abbiamo già ribadito in ogni occasione di confronto con gli amministratori locali la nostra piena disponibilità”.
Rimanendo in tema di sicurezza, il Consiglio ha votato all’unanimità la proroga della assicurazione di responsabilità civile verso terzi, già stipulata da qualche anno come categoria e estesa ad ogni operatore associato. Tale polizza copre gli eventuali danni, causati a terzi o a mezzi, dagli eventi di cui può essere ritenuto responsabile l’ambulante durante l’esercizio dell’attività.
Il Consiglio ha poi analizzato, esprimendo pareri favorevoli per entrambi i provvedimenti, le recenti modifiche apportate dalla Regione all’attuale regolamentazione del commercio ambulante, che fissano il divieto assoluto di commerciare, in forma itinerante, nei centri storici dei comuni con più di 50 mila abitanti e la previsione, per coloro che partecipano alle fiere, del rilascio di una specifica autorizzazione.
Un altro punto all’ordine del giorno del Consiglio è stata poi l’analisi dell’andamento della situazione commerciale. In generale è emerso che l’attività di ambulante sta risentendo, come tutto il comparto del sistema distributivo del resto, della minor propensione agli acquisti dei consumatori rispetto a qualche anno fa e della forte attrazione esercitata sugli stessi dalla grande distribuzione. Nonostante tutto - è stato però rilevato - il commercio ambulante conserva una posizione di rilievo sia sul piano economico, sia sul piano della qualità del centro urbano, e continua a sviluppare il proprio ruolo tradizionale di complementarietà alle altre forme della distribuzione commerciale, soprattutto nelle zone caratterizzate dalla rarefazione dei negozi in sede fissa e, in particolare, nella vendita di prodotti alimentari.
“Un nostro punto di forza - ha poi sottolineato con soddisfazione il presidente Girardello affrontando le ultime questioni che hanno visto scendere in campo la categoria - è la coesione dimostrata in occasione di varie iniziative sindacali. E’ senza dubbio una carta vincente, che va preservata e che ci permette di ottenere risultati importanti, come ad esempio quello che ha portato al regolare svolgimento dei mercati settimanali in centro a Vicenza, nonostante inizialmente fosse prevista una settimana di blocco totale del traffico. Ebbene, aver aderito in modo massiccio all’azione “delle tre scimmiette”, proposta assieme dalla Confcommercio e dalla Confartigianato, ha fatto sentire forte la nostra voce tanto da far cambiare idea a chi di dovere, tutelando così la nostra attività e i mercati che la gente vuole”.
Infine, tutto il Consiglio Fiva ha elogiato l’opera svolta dai vigili urbani in occasione del mercato dell’Epifania: le tradizionali quattro giornate di “banchi della Befana” si sono svolte in modo ordinato, rispettando tempi e modalità, “e questo - è stato evidenziato - grazie all’attenta attività di prevenzione e sorveglianza svolta dalla Polizia municipale”.
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