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Confcommercio Veneto Notizie

CONSULENZA DELL’APPI SUL CANONE AGEVOLATO

Nr. 09 del 09/05/2005

L’affitto a canone concordato agevolato? Per i proprietari immobiliari - e non solo, dunque, per gli inquilini - può essere un’opportunità. Infatti se da un lato il locatore deve “accontentarsi” di un introito lordo inferiore, questa perdita è in numerosi casi compensata da una riduzione dell’imposta Irpef dovuta, dell’Ici, dell’imposta di registro, oltre che da una minore durata della locazione. Per questo Appi, l’Associazione del Proprietari Immobiliari che ha sede in via Faccio 38 a Vicenza e che aderisce a Confcommercio, è a disposizione per fornire informazioni a chi è interessato a cogliere questa opportunità, prestando la propria assistenza per la stipula del contratto.
Appi è infatti una delle associazioni in grado di assistere i proprietari nell’applicazione dell’accordo territoriale, che regola il canone agevolato e che disciplina i parametri di valutazione e l’adozione del modello contrattuale da applicare.
A consentire la stipula di questo tipo di contratti è stata la disciplina delle locazioni abitative, introdotta dalla legge 431/1998. La norma, in sostanza, ha permesso la nascita di due tipi di contratto: quello libero, con durata di 4 anni più altri 4, e caratterizzato da autonomia di determinazione del canone e delle condizioni contrattuali. E poi, come si diceva, il contratto concordato agevolato ad uso abitativo, con durata di anni 3 più altri 2, in cui alla minore durata del rapporto abitativo tradizionale e alla maggiore flessibilità di risposta ad esigenze abitative, si accompagna una limitazione della possibilità di contrattare il canone tra le parti. Infatti, l’affitto viene parametrato in base alle caratteristiche dell’alloggio e vengono utilizzati modelli e condizioni contrattuali standardizzati. Il minor introito del proprietario è compensato con interessanti agevolazioni fiscali. L’Ici, ad esempio, è ridotto e si paga come per la prima casa. Anche l’Irpef viene ridotta, con un abbattimento del 30 per cento sull’imponibile. Stessa riduzione, vale a dire il 30 per cento, per l’imposta di registro.
Morale: in molti casi, a fronte di un lordo concordato inferiore rispetto a libero mercato, si realizza comunque una migliore redditività, proprio per l’incidenza degli sconti fiscali. A questo si aggiunge poi un altro vantaggio, vale a dire la minor durata del contratto: 8 anni complessivi per quello “libero”, 5 anni per quello “concordato”. Senza dimenticare che per qualsiasi problema tra proprietario ed inquilino ci si può anche avvalere di un’apposita Commissione di Conciliazione, a cui ci si può avvalere senza alcuna spesa.
Chiaro che l’opportunità del canone agevolato va esaminata caso per caso e qui si inserisce la preziosa consulenza dell’Appi, l’Associazione dei Proprietari Immobiliari, in grado di valutare la convenienza o meno di avvalersi degli accordi territoriali.
Si tratta di un servizio, questo, che è gratuito per gli associati e che si inserisce nella complessiva attività dell’associazione, che comprende, tra l’altro, l’organizzazione di incontri sulle novità fiscali riguardanti i canoni di locazione, la registrazione dei contratti per via telematica, gli approfondimenti sui diritti e sui doveri dei proprietari di immobili, l’invio agli associati di puntuali informative sulle novità intervenute in materia.
Inoltre, l’APPI mette a disposizione gratuitamente la consulenza di due avvocati che, previo appuntamento, il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio, sono a disposizione per ogni problema relativo alle locazioni, alla gestione del condominio e per le varie questioni legali.

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