SALDI: SERVONO VERIFICHE PER CAMBIARE LE REGOLE
Nr. 13 del 04/07/2005
L’attuale crisi del commercio si fa senti re in molti settori, compresi quelli lega ti all’abbigliamento e calzature, ma la liberalizzazione dei prezzi, senza regolamentazione dei ribassi legati ad alcuni periodi dell’anno, non appare la soluzione per difendersi dalla sfavorevole congiuntura economica.
Ne è convinto il consiglio regionale di Federmoda, l’associazione di categoria della Confcommercio che raggruppa le aziende del settore abbigliamento, che nei giorni scorsi si è riunito per analizzare il particolare momento di crisi attraversato dal settore e per studiare eventuali interventi in tema di vendite promozionali, liquidazioni e ribassi. La proposta di liberalizzazione dei saldi, sull’on da del modello europeo e americano, avanzata da alcuni rappresentanti nazionali di categoria, fa discutere e ha diviso gli operatori. L’attuale normativa della Regione Veneto stabilisce che le “vendite di fine stagione” estive potranno essere effettuate dal 15 luglio al 31 agosto prossimi ma alcuni commercianti veneti hanno fatto ricorso, in queste settimane, a vendite di liquidazione e a ribassi legati a presunte ristrutturazioni o rinnovo locali per difendersi da un calo delle vendite che, per il settore abbigliamento-calzature, ha raggiunto il 15-20% nell’ultimo anno. “Da alcune realtà provinciali del Veneto- interviene Renato Corrà, presidente dell’Associazione detta gliantitessili, abbigliamento e arredamento della provincia di Vicenza- è giunta la richiesta di regolamentare in maniera diversa l’attuale disciplina delle vendite promozionali, magari prolungando il periodo dedicato a quelle di fine stagione. Ci sono posizioni diverse che riflettono i tanti umori della base associativa ma unanime è il rifiuto della logica del “saldo selvaggio”. Inoltre, con riferimento ad alcuni periodi dell’anno, in particolare per il mese di dicembre, concorde è stata la volontà di confermare l’attuale impostazione della norma e di mantenere fermo il divieto di effettuazione dei saldi, operazione commerciale legata comunque ad un concetto di smaltimento di merce fuori stagione”.
Non tutti gli operatori poi vogliono cambiare le regole, anzi c’è chi richiede maggiore severità e iniziative adeguate per contrastare i saldi “non autorizza ti”. Da più parti si vorrebbero mettere paletti ferrei e soprattutto motivare il saldo, evitando escamotage che finiscono per creare confusione e disorientare il consumatore che si sente raggirato dai commercianti. “Stiamo valutando alcune proposte condivise dagli operatori delle varie province venete- conclude Corrà- ma prima di cambiare le regole sulle vendite promozionali dovremo tenere conto anche delle realtà ed esigenze di categorie diverse interessate ai saldi; non solo abbigliamento quindi ma anche calzature, articoli sportivi e altro”. In queste settimane verranno sentiti gli operatori del settore tessile-abbigliamento per verificare le esigenze e raccogliere eventuali proposte in merito all’attuale normativa sulle vendite di fine stagione, anche se un primo orientamento condiviso potrebbe essere legato alla richiesta di prolungarne il periodo.
Dopo tali verifiche ci saranno ulteriori incontri con i rappresentanti di categoria delle altre province del Veneto per valutare possibili iniziative congiunte che dovranno comunque te nere in considerazione gli orientamenti e le mutate esigenze del consumatore. I saldi non sono più un toccasana per il commercio ed anche il cliente ha progressivamente modificato le sue abitudini d’acquisto e ciò costringe gli operatori commerciali a nuovi criteri di gestione dei negozi e a studiare possibili soluzioni alternative di vendita. Sulla base di quanto emergerà dagli incontri di categoria verrà opportunamente interessato il Consiglio di Confcommercio Veneto, presieduto da Massimo Albonetti, che potrà portare alla Regione una scelta ben maturata e frutto di un’ampia discussione su una tematica importante come quella relativa ai saldi di fine stagione, vendite straordinarie e vendite di liquidazione.
Torna alla pagina precedente