Il bicchiere d’acqua non scompare da bar e ristoranti, così come si potranno continuare ad utilizzare bottiglie sopra il mezzo litro per servire l’acqua. Una nota del ministero delle Attività produttive del 6 luglio ha corretto, infatti, l’interpretazione errata del precedente documento con cui si vietava lo “sbicchieramento” da contenitori superiori al mezzo litro. In pratica con l’ultima comunicazione ministeriale si stabilisce che nei pubblici esercizi l’acqua potrà essere servita o somministrata sia dai formati sotto il mezzo litro (125ml, 250ml, 330ml, 500ml), sia da tutti gli altri formati superiori al mezzo litro. Determinante alla nuova interpretazione è stato l’intervento di Fipe-Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che ha raggiunto l’obiettivo di salvaguardare operatori e consumatori evitando soprattutto a questi ultimi inutili e fastidiosi aumenti dei prezzi. “E’ una vittoria per tutta la categoria - afferma il direttore generale di Fipe-Confcommercio Edi Sommariva - che è riuscita a far comprendere lo spreco di denaro e di risorse che una disposizione del genere avrebbe ingenerato nel mercato. Vietare lo sbicchieramento da bottiglie superiori al mezzo litro è una scelta che non risponde neppure ad esigenze igieniche, come qualcuno ha voluto far credere, visto che i bar e i ristoranti seguono regole chiare per quanto riguarda la sicurezza e l’igiene degli alimenti”. Nessun problema, inoltre, per l’acqua da rubinetto anche se trattata la cui somministrazione non è mai stata messa in dubbio, come la federazione ha sempre tenuto a precisare.