CANTIERI STRADALI: BASTA DISAGI
Nr. 18 del 10/10/2005
I Comuni rispondono. I primi segnali positivi arrivano da Torrebelvicino e Torri di Quartesolo. “Innanzitutto grazie - scrive il sindaco di Torrebelvicino Giorgio Calli - per la disponibilità dimostrata nel proseguire il dialogo fra la vostra associazione e l’Amministrazione comunale. Quanto espresso nella vostra nota è del tutto condivisibile. Anzi, va tentato ogni sforzo e percorsa qualsiasi strada pur di dare un tranquillo futuro al piccolo commercio proprio per il suo ruolo fondamentale all’interno delle nostre piccole e medie comunità locali”.
“Intendo manifestare non solo il pieno appoggio ma garantisco anche la più ampia collaborazione”, scrive il sindaco di Torri di Quartesolo Diego Marchioro.
Il problema è quello del forte disagio provocato dall’istituzione dei cantieri in prossimità delle attività commerciali. Ormai il fenomeno dilaga. Le interruzioni quotidiane della circolazioni, gli stop prolungati della viabilità non sono più fatti episodici un po’ in tutti i centri abitati, e a pagarne le conseguenze sono negozi, ristoranti e bar, pubblici esercizi, che, fra l’altro, non vengono neppure informati dalle Amministrazioni sull’inizio e la durata dei cantieri. E così il direttore dell’Ascom Andrea Gallo ha scritto a tutti i sindaci. “Le segnalazioni dei nostri operatori - ha precisato in premessa - non riguardano l’opportunità dei lavori in programma ma evidenziano, oltre alle pesanti ripercussioni economiche che si sommano alla difficile situazione congiunturale, la mancanza di un congruo preavviso e la riduzione dell’accessibilità alle attività aziendali”. E poi Gallo ha chiesto ai Comuni di manifestare un concreto spirito di collaborazione per agevolare le imprese coinvolte nei lavori con una serie di richieste articolate in cinque punti. Primo: comunicare preventivamente agli uffici provinciali o mandamentali della Confcommercio il calendario, la localizzazione e la durata dei cantieri in programma nel territorio comunale. Secondo: garantire, compatibilmente con la tipologia degli interventi, l’accessibilità e la visibilità delle attività aziendali, allo scopo di contenere le difficoltà nell’area interessata. Terzo: monitorare costantemente lo stato di avanzamento dei lavori, prestando particolare attenzione ai vincoli contrattuali stabiliti nell’appalto. Quarto: rilasciare un’asseverazione sullo svolgimento di lavori stradali, da utilizzare come possibile motivazione dello scostamento dei ricavi dichiarati rispetto a quelli ipotizzati dall’Amministrazione finanziaria. Quinto: disporre una riduzione delle imposte locali a favore degli operatori più penalizzati dai lavori in corso.
C’è stata già da parte del Comune di Montegalda l’emanazione di un’asseverazione riguardante i lavori realizzati lo scorso anno per l’allargamento di un ponte sul Bacchiglione, che hanno di fatto limitato l’accessibilità alle aziende della zona, che ora potranno, almeno sotto l’aspetto fiscale, motivare il calo dell’attività causato dalle interruzioni stradali. E ora, come detto, sono giunte le risposte dei Comuni.
Dice il sindaco di Torrebelvicino: “Non è assolutamente nostra intenzione penalizzare con i cantieri strali e le scelte viabilistiche una categoria che già sopporta altre contingenze negative. Sarà nostra cura usare la massima attenzione per informare nel migliore dei modi e con sufficiente anticipo su tutti gli interventi che si succederanno nel breve-medio periodo per l’attuazione delle opere pubbliche previste. Inoltre gli uffici pubblici e i professionisti che collaborano con l’Amministrazione nella stesura dei progetti valuteranno attentamente ogni intervento per limitare la chiusura di strade e accessi alle aziende e alle abitazioni private”.
“Ritengo - dice il sindaco di Torri - sia indice di buona amministrazione che il Comune informi gli utenti dell’inizio di un lavori pubblico, tanto più se esso può arrecare disagio. Finora abbiamo sempre provveduto a farlo incontrando cittadini e operatori commerciali, e confermiamo che proseguiremo nell’intento di ridurre i disagi”.
Insomma, questa è la strada maestra, e l’auspicio della Confcommercio che la seguano tutti i Comuni.
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