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Confcommercio Veneto Notizie

POLITICHE DI MARKETING TERRITORIALE PER LE PMI DELLA MONTAGNA VICENTINA

Nr. 21 del 21/11/2005

I risultati del Progetto “Mar ke ting territoriale per le PMI della Montagna Vicentina” condotta dalla Confcommercio di Vicenza e dall’Associazione Artigiani berica, in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia sono stati presentati all’hotel Milano di Asiago il 10 novembre scorso durante il convegno “Lo sviluppo imprenditoriale in montagna: esperienze nell’artigianato e nel commercio”.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito degli interventi finanziati dall’Unione Europea per sostenere aree in ritardo di sviluppo, si è proposta di individuare elementi di valorizzazione delle risorse territoriali peculiari delle zone montane allo scopo di promuoverne la crescita economica.
Hanno congiuntamente aperto l’incontro Corrado Finco, presidente del Mandamento di Asiago della Conf com mercio, ed Agostino Bonomo, vicepresidente dell’Associazione Artigiani, alla presenza di molti operatori locali: albergatori, ristoratori, negozianti ed artigiani che hanno seguito con vivo interesse le relazioni tecniche di Luca Dal Grande, responsabile del progetto per la Confcommercio Vicenza, di Tiziano Vescovi, del Dipartimento di Economia e Direzione aziendale dell’Università Cà Fosca ri di Venezia, Andrea Nardin, per l’As so ciazione Artigiani, ed Andrea Marella dell’Università degli studi di Pa do va. Le conclusioni del convegno sono state tratte da Giancarlo Bortoli, presidente della Comunità Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni.
“La parte del progetto sviluppata dalla Confcommercio - ha chiarito Luca Dal Grande - è stata indirizzata a compren dere quali siano gli elementi necessari, nonché gli errori da evitare, affinché iniziative di sviluppo della rete distributiva nelle aree montane possano avere successo, interessando i flussi turistici presenti in quelle zone. La collabo ra zio ne con l’Università di Venezia ha permesso di dare un taglio scientifico alla ricerca, una sorta di “bollino di ga ran zia” che definisce quale indi rizzo dare alle poche risorse ma alla molta buona volontà che caratterizza le imprese commerciali e turistiche della montagna vicentina. Le conclusio ni sono state quindi raccolte in alcuni do cu menti che abbiamo, non a caso, chia ma to “Quaderni per lo sviluppo”, diffu si nel corso di numerose riunioni ed assemblee”.
“Per centrare l’obiettivo - ha esordito il prof. Tiziano Vescovi, docente di marketing - non potevamo che partire da un’analisi approfondita della rete distributiva esistente e dall’evoluzione del comportamento del consumatore, sempre più alla ricerca non solo di prodotti ma in particolare di esperienze, momenti piacevoli che leghino il momento dell’acquisto al ricordo turistico. E’ questo il caso del “turismo commerciale”, quando cioè il bene è acquistato in esercizi commerciali collegati ad un territorio con caratteristiche storiche, artistiche, culturali specifiche.”
“Le aree della montagna vicentina - ha poi sottolineato Vescovi - sono caratterizzate da un potenziale turistico di notevole tradizione e notorietà che, se ben equilibrato con i servizi commerciali, si presta in modo particolare allo sviluppo di esperienze di turismo commerciale. Ma attenzione, perché ciò avvenga occorre che, accanto a una definizione degli elementi di tipicità del territorio, ci siano chiare strategie di sviluppo quali un piano di marketing territoriale, cui legare la programmazione di eventi, ed un piano di comunicazione, così da fornire unitarietà e coerenza a tutte le iniziative”.
Al fine di individuare meglio gli strumenti che consentano lo sviluppo di azioni coordinate di turismo commer ciale, il professore ha presentato casi eccellenti italiani ed europei nella co stru zione di reti commerciali ed individuato i fattori chiave di successo che hanno permesso il loro svilup po. Si è così compreso come la distan za fra l’Altopiano di Asiago ed i Laghi Mazury o tra Recoaro e l’isola di Mu ra no sia data più che altro dalla capa cità di fare rete e di riconoscersi in un’identità comune piuttosto che nelle differenze del patrimonio ambientale o culturale.
Il Progetto si è chiuso ma i suoi risultati sono ora a disposizione delle Amministrazioni e degli operatori che intendono avere indicazioni ed esempi di “buone prassi” per far crescere commercio e turismo della montagna vicentina.

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