Un impegno preciso della Regione Veneto per sollecitare provvedimenti governativi che facciano superare l’attuale stato di crisi del settore e i livelli occupazionali delle imprese della filiera avicola del Veneto. E’ questo il senso dell’importante accordo siglato lo scorso 29 novembre alla presenza dell’Assessore al lavoro Elena Donazzan in merito alla crisi determinata dalle allarmanti notizie di stampa sul possibile diffondersi dell’influenza aviaria. Si tratta di un intervento di integrazione salariale, in deroga all’attuale normativa relativa alla Cassa integrazione, che potrà essere applicato alle aziende della filiera avicola del Veneto, indipendentemente dalla natura e dalle dimensioni dell’impresa, per il periodo che va dal 1 agosto 2005 al 31.12.2006. Grazie all’intervento della Confcommercio regionale sono state accolte le esigenze delle imprese del terziario che stanno subendo pesanti contraccolpi per il crollo delle vendite dei prodotti avicoli. Per la prima volta infatti le aziende del commercio potranno accedere al trattamento di integrazione salariale a favore dei propri dipendenti in attesa del superamento dell’attuale fase di congiuntura negativa che investe questo settore agroalimentare. L’intesa raggiunta prevede anche l’impegno della Regione Veneto e delle Istituzioni locali per concrete azioni di ricollocazione dei lavoratori interessati al beneficio. L’accordo siglato sarà ora oggetto di ulteriori verifiche ed intese tra la Regione Veneto e il Ministero del Welfare per l’emanazione dei provvedimenti di competenza.
APPROVATO IL DECRETO LEGGE SULL’INFLUENZA AVIARIA
Il 23 novembre il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del Decreto legge n. 202 riguardante l’influenza aviaria. Il provvedimento, finalizzato a fronteggiare il rischio di una pandemia influenzale, dispone misure straordinarie per l’acquisto di medicinali ed altro materiale da destinare alla prevenzione del rischio epidemico. Per sostenere il mercato delle carni avicole, gravemente colpito dalla crisi derivante dalla drastica riduzione dei consumi, l’AGEA è stata autorizzata ad acquistare carni congelate ed altri prodotti per un quantitativo non superiore a 17.000 tonnellate e per un importo massimo di 20 milioni di euro. Inoltre viene potenziato di 96 unità il Comando Carabinieri per la salute - che assume la denominazione di “Comando Carabinieri per la tutela della salute” - ed è stato istituito, presso il Ministero della salute, il “Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali”. E’ stato stabilito che, dal 1º gennaio 2006, il Ministro delle Politiche Agricole può disporre a favore degli allevatori avicoli, delle imprese di macellazione avicola e degli esercenti attività di commercio all’ingrosso di carni avicole, i seguenti interventi: - sospensione o differimento dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari; - sospensione dei pagamenti di ogni contributo o premio di previdenza e assistenza sociale, ivi compresa la quota a carico dei dipendenti, senza aggravio di sanzioni, interessi o altri oneri; - sospensione dei pagamenti delle rate delle operazioni creditizie e di finanziamento, ivi comprese quelle poste in essere dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), in scadenza alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame.