martedì 21 novembre 2006
CONFCOMMERCIO CONTRO LA FINANZIARIA
All’assemblea straordinaria di Confcommercio, che si terrà domani contro la Finanziaria, gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi, associati all’Ascom di Vicenza, saranno rappresentati dal presidente Sergio Rebecca e dal direttore Andrea Gallo.
Con la slogan “Una Finanziaria da cancellare”, la mobilitazione generale vedrà riuniti a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, il presidente Carlo Sangalli, tutto il direttivo della Confederazione e i delegati delle Ascom d’Italia e delle varie categorie.
“Sarà un ulteriore momento di protesta e di proposta – dice il presidente Rebecca – utile a Confcommercio per ribadire che questa Finanziaria si può e si deve cambiare. Con l’assemblea straordinaria puntiamo a far valere le ragioni della nostro dissenso alla manovra, e di far ben presente al Governo che il Paese necessita sì di risanare le proprie finanze, ma ha anche l’urgenza di favorire una crescita più veloce dell’economia”.
“In sintesi, ciò che non condividiamo – spiega Rebecca – è la filosofia di base di questa Finanziaria, visto che le linee portanti della manovra sono fondate sul ricorso a nuove e maggiori entrate, piuttosto che sulla riduzione strutturale della spesa pubblica. Non possiamo accettare poi nemmeno certi singoli provvedimenti, davvero pesanti per le nostre imprese. Ad esempio l’aumento dei contributi per il lavoro autonomo e per l’apprendistato, l’incremento automatico del gettito degli studi di settore, la tassa di soggiorno, il fatto che si dà “mano libera” agli enti locali per aumentare le imposte. E ultimo, ma non meno importante, il trasferimento del TFR all’Inps, che, strada facendo è stato disapplicato alle piccole aziende ma che, in generale, sicuramente avrà il suo bel peso”.
Roma sarà, dunque, l’epicentro della mobilitazione contro la Finanziaria, una protesta alla quale gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Vicenza potranno partecipare, rendendo visibile il loro dissenso.
L’associazione di via Faccio, in questi giorni, ha infatti inviato a tutti i soci, tramite il quindicinale Confcommercio Veneto Notizie, 14 mila locandine che sintetizzano, con le motivazioni per cambiare la manovra, e cioè: “Perché aumenta le tasse e tassa lo sviluppo”.
E sebbene la legge Finanziaria sia sottoposta ancora alle proteste così come al dibattito delle forze politiche e non esista un quadro definitivo dei provvedimenti e degli effetti che essi potranno generare, la discussione in atto si fa sentire e condiziona già la spesa futura delle famiglie. Lo testimoniano i recenti risultati dell’Outlook sui consumi Censis – Confcommercio e relativi ad un’indagine effettuata a fine ottobre 2006. Dai questionari realizzati in tutta Italia emerge che la grande maggioranza degli intervistati (57,8%) è convinta che la prossima Legge Finanziaria peggiorerà le capacità di spesa ed economiche della propria famiglia; solo il 19,8% ritiene che la legge avrà un effetto neutrale, mentre una restante quota del 22,4% ritiene che i nuovi provvedimenti normativi porteranno a condizioni economiche migliori. Sono dati che evidenziano prospettive non certo esaltanti né per il Paese in generale, né per il settore del commercio, del turismo e dei servizi, per il quale si prospetta una brusca inversione di tendenza dei consumi rispetto alla lieve ripresa rilevata nel primo e secondo trimestre 2006.