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Confcommercio Veneto Notizie

VICENDA BILLE’: VICENZA VUOLE CHIAREZZA

Nr. 01 del 16/01/2006

La lunga e vivace assemblea confederale tenutasi a Roma il 21 dicembre ha portato all’autosospensione di Sergio Billè dall’incarico di presidente della Confcommercio. Nella stessa riunione i circa 200 dirigenti partecipanti hanno affidato la reggenza del l ganizzazione al suo vicepresidente vicario, nonché presi den te dell’Unione del commercio di Milano, Carlo Sangalli.
A tale situazione si è giunti a seguito dell’iniziativa giudiziaria dei magistrati romani riguardante la gestione delle risorse extra bilancio confederale. L’accusa di appropriazione indebita è scattata nei confronti di Billè ma risultano tra gli indagati anche altri 12 dirigenti della Confcommercio nazionale.
La prima decisione del nuovo reggente Sangalli è stata quella di affidare ad una società di revisione l’incarico di procedere ad una verifica puntuale ed approfondita della situazione amministrativa, finanziaria, gestionale e patrimoniale della società e degli enti partecipati e collegati a Confcommercio. E mentre di avvicina la scadenza per indire l’assemblea che dovrà eleggere le nuove cariche confederali (entro il 21 marzo 2006), l’attuale Comitato di presidenza di Confcommercio sta esaminando la bozza di modifica dello statuto: per evitare gestioni a rischio sarà introdotta una sorta di sfiducia al presidente.
Intanto l’Ascom di Vicenza, prima fra le Associazioni provinciali, ha dato incarico ai propri legali ad agire nei confronti di Sergio Billè e chiedere il risarcimento dei danni arrecati all’Associazione berica conseguenti alla constatazione della distrazione di somme confederali.
“La situazione che via via si delinea - dichiara il presidente Sergio Re bec ca - oltre al disagio e all’amarezza, impone un’azione decisa a difesa di quanto la nostra associazione vicenti na, per difendere la credibilità di cui gode presso ogni sede e il lavoro svolto negli anni, con costante impegno, a favore delle piccole e medie imprese vicentine del settore terziario. La nostra associazione è solida e trasparente e come tale esige che le specifiche responsabilità di una siffatta situazione siano chiarite al più presto. L’organismo confederale non può che intraprendere un nuovo corso, all’insegna della pulizia morale e della trasparenza nella gestione, ritrovando la fiducia di tutte le sue articolazioni nazionali e periferiche”.
M.R.

Il caso
nazionale

di Sergio Rebecca

Una forte contrarietà e la più ferma determinazione a chiedere chiarezza e a tutelare la nostra Associazione. Per questo abbiamo già dato incarico ai nostri legali di agire nei confronti di Billè. Sarà poi il giudice a stabilire se, e in che modo, l’ex presidente nazionale sarà tenuto a rispondere in proprio dei soldi spesi, per aver gestito autonomamente, e in via continuativa, un cospicuo fondo extra bilancio confederale.
La situazione ci impone un’azione decisa in difesa di quanto la nostra Associazione vicentina sa e ha saputo esprimere nel corso della sua lunga storia. Una realtà che gode di una generalizzata considerazione e della stima di tutti i suoi interlocutori, che è ben patrimonializzata e con una gestione assolutamente alla luce del sole.
Sottolineo: un’associazione solida e trasparente che come tale va distinta e difesa dalle conseguenze delle note “vicende romane”.
Sarà poi nostro preciso impegno fare in modo che si giunga al più presto alla piena realizzazione di quanto deliberato dall’assemblea che si è svolta a Roma, dopo l’avvio di tutta la vicenda. I circa 200 delegati partecipanti all’incontro hanno, infatti, deciso di affidare, come da statuto, la reggenza della Confederazione al viceprensidente vicario Carlo Sangalli, il quale avrà il compito di traghettare l’organizzazione fino al prossimo rinnovo delle cariche.
Ci teniamo però a sottolineare un altro aspetto. Di notizie, di parole ne sono circolate tante, così come abbiamo ascoltato i più vari commenti e opinioni. Ma un punto resta fermo, e cioè che Confcommercio rimane e deve rimanere comunque un’organizzazione di riferimento primaria per la piccola impresa italiana. L’attuale momento politico richiede oggi più che mai che la Confcommercio sostenga le istanze del Terziario, con piena legittimità rappresentativa e da protagonista. Si profilano, infatti, su più fronti alcuni serrati confronti istituzionali su temi cruciali che riguardano i settori commercio, turismo e servizi (previdenza integrativa, nuove regole di contrattazione, fisco, innovazione, credito alle imprese, norme in materia igienico sanitaria, solo per citare quelli più in evidenza), per i quali Confcommercio nazionale deve continuare a giocare un ruolo primario, indipendentemente dalle proprie vicende interne, garantendo il dovuto sostegno e appoggio alle istanze delle piccole e medie imprese rappresentate. Tutto ciò richiede che al più presto si proceda verso un nuovo equilibrio interno alla Confederazione, un nuovo corso capace di riportare serenità e rinnovata spinta sindacale.
Ciò servirà anche a noi dell’Ascom di Vicenza per continuare a lavorare al meglio a favore delle nostre aziende associate, guardando con fiducia al futuro.

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