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Confcommercio Veneto Notizie

LA MONTAGNA VICENTINA FA IL PIENO DI PRESENZE

Nr. 03 del 13/02/2006

Una stagione invernale così, sulle montagne vicentine, non se la ricordavano da anni. Chi esprimeva scetticismo sulla “vocazione sciistica” di Asiago e Tonezza, prevedendo una possibilità di sviluppo futuro esclusivamente con il turismo estivo, fatto di tanti cittadini in fuga dall’afa della pianura, deve infatti ricredersi. Complici le più che abbondanti nevicate, le belle giornate di sole e le temperature rigide (a volte forse anche un po’ troppo), la montagna vicentina ha fatto quest’anno en plein, offrendo agli amanti degli sport invernali - dallo sci alpinismo al fondo - piste perfettamente innevate, impianti in efficienza, buona disponibilità di strutture ricettive e anche qualche piacevole “fuori programma”, come sciate notturne alla luce delle fiaccole e camminate con le ciaspole sopra montagne di neve per raggiungere ospitali rifugi.
Soddisfatti, dunque, gli operatori delle più importanti località turistiche del Vicentino, ad eccezione di Recoaro Terme, dove invece non prende quota il turismo invernale, con gli operatori che puntano soprattutto sulle presenze estive e sulle terme.

Asiago, Last minute in crescita
Il momento più importante della stagione si è verificato, ovviamente, durante le feste natalizie, che coincidono con il periodo di chiusura di fabbriche, uffici e scuole. “Arrivi e presenze in questo periodo sono state sicuramente buone -conferma il presidente del mandamento Ascom di Asiago Corrado Finco - Pur considerando una piccola flessione registrata nella settimana immediatamente successiva al Natale, dal 26 al 30 dicembre, tutti gli altri giorni hanno visto una notevole affluenza di turisti. Ottima si è rivelata la prima settimana di gennaio, con picchi elevati nel week-end. Insomma, un bilancio di questi giorni ci vede obiettivamente molto soddisfatti”. Chiaro poi che, con la riapertura dei luoghi di lavoro e la ripresa delle scuole, il flusso turistico è diminuito: “Settimane bianche a parte, che comunque sono state fino ad oggi su livelli stabili rispetto allo scorso anno, il mese di gennaio è stato nella norma: presenze scarse durante la settimana e picchi nel week-end. Non dimentichiamo comunque - dice il presidente Finco - che a condizionare questo periodo sono state anche le temperature estremamente rigide, che certo non invogliavano a trasferirsi in montagna”. Tirare le somme oggi dell’intera stagione appare francamente prematuro, ma gli operatori sembrano abbastanza certi che alla fine saranno confermate le presenze dell’anno scorso, che si rivelò comunque una annata positiva per il turismo invernale vicentino. “Nei prossimi fine settimana dovremmo registrare una buona affluenza di turisti, ma anche se sono in tanti a venire sul comprensorio di Asiago non dobbiamo dimenticare che la permanenza media è piuttosto breve: non più di due o tre giorni” prosegue il presidente Finco. E per quanto riguarda l’identikit del turista che sceglie l’Altopiano? Principalmente italiano (praticamente assenti gli stranieri), proviene dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e dal Lazio. In quest’ultimo caso appare positiva la promozione effettuata dal Consorzio, in collaborazione con le scuole di sci, durante l’autunno scorso in vari centri commerciali dell’Italia centrale. A convincere i turisti a scegliere l’Altopiano, anche i prezzi, sostanzialmente stabili rispetto al 2005. “Abbiamo davanti a noi ancora un mese e mezzo circa di lavoro - conclude Corrado Finco - sempre che le temperature mantengano questa neve. Di certo siamo nella fase discendente della stagione, con le prenotazioni in calo, ma mi sembra che oramai gli operatori stiano utilizzando con buon successo la formula del last minute, che è in costante crescita. La crisi dei consumi, infatti, si fa ancora sentire e quindi proporre offerte allettanti dell’ultimo minuto è una ricetta di marketing che funziona”.

Tonezza, piccolo è bello
Molto soddisfatti anche gli operatori turistici di Tonezza del Cimone, che hanno riscontrato un sensibile aumento di presenze rispetto allo scorso anno. “Il periodo natalizio è andato certamente bene - commenta Sonia Dalla Via, presidente della delegazione Ascom di Tonezza - Subito dopo Natale e nei giorni immediatamente precedenti l’Epifania abbiamo registrato i picchi di presenza più considerevoli. Poi, chiaramente, dall’8 gennaio in avanti c’è stato il calo fisiologico dovuto alla fine delle ferie, con le famiglie obbligate al rientro in città”. Una cosa comunque è certa, chi sceglie Tonezza, al di là dei soliti turisti della domenica, viene per restarci più dei canonici due giorni: secondo gli operatori, infatti, la permanenza media nella località turistica va dai 4 agli 8 giorni e ciò significa che evidentemente questa località è in grado di contenere il fenomeno del turismo “mordi e fuggi”. Le vacanze invernali a Tonezza del Cimone le fanno soprattutto i Veneti, con Vicenza, Venezia e Padova in testa, ma non mancano anche turisti provenienti dal sud, attirati dalle bellezze di questo piccolo centro immerso nella natura e da prezzi competitivi, tra l’altro stabili rispetto al 2005. Come dire che piccolo è bello e anche conveniente: non a caso gli operatori prevedono anche una buona chiusura di stagione. “Le richieste non mancano - afferma Sonia Dalla Via - perché c’è anche chi può disporre di qualche giorno di vacanza a fine febbraio, in corrispondenza del periodo di carnevale. In generale dobbiamo notare un miglioramento dell’attrattività del nostro centro: i turisti stanno infatti riconoscendo il fascino e la comodità delle piccole località montane come la nostra”.

Recoaro, aspettando maggio
In linea con gli anni scorsi, invece, la stagione invernale a Recoaro Terme, anche se, come precisa il presidente della locale sezione albergatori Ascom Antonio Tomasi: “Il nostro centro punta soprattutto sul turismo estivo e termale e non ha mai veramente vissuto significativi aumenti di presenza per praticare gli sport invernali”. Pochi, infatti, gli alberghi aperti, che hanno lavorato, secondo quanto dichiarato dagli operatori, soprattutto a Capodanno. Per il resto, le presenze registrate sono state di normale amministrazione: soprattutto turismo d’affari con permanenza per un massimo di tre, quattro giorni. “La vera stagione turistica - conclude Tomasi - da noi inizia a maggio e si protrae fino a fine settembre”. Unico momento in cui Recoaro registra un considerevole numero di arrivi fuori stagione è per la tradizionale manifestazione intitolata “Chiamata di marzo”, che avrà il suo momento clou il prossimo 26 febbraio (vedi articolo a pag. 11).

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