DAL CONFRONTO NASCE IL CAMBIAMENTO
Nr. 05 del 13/03/2006
Da che cosa dipende la crisi avvertita da alcuni settori della distribuzione? Dalle conseguenze di un’economia italiana in difficoltà o dal cambiamento registrato nelle abitudini dei compratori, a seguito delle loro mutate esigenze? Se lo sono chiesto due importanti categorie di operatori, e precisamente i dettaglianti orafi argentieri e orologiai e i titolari di negozi di mobili della provincia di Vicenza, che si sono dati appuntamento nella sede della Confcommercio provinciale, per affrontare il tema tra colleghi del settore, confrontarsi gli uni con gli altri e sintetizzare le idee di tutti in una comune strategia d’azione.
A promuovere i rispettivi incontri è stata proprio l’Associazione che, con l’intento di dare nuovi strumenti di supporto e di offrire nuovi stimoli di crescita imprenditoriale agli operatori associati, ha pensato che un metodo efficace e propedeutico all’individuazione di nuove strategie di settore fosse, appunto, quello di analizzare l’attuale scenario di mercato attraverso un deciso confronto e scambio tra “attori” del settore.
Gli incontri hanno registrato una buona presenza di operatori che, coordinati da un esperto di strategie aziendali e marketing, hanno potuto esprimere le loro esperienze ed idee e, alla fine, “tirare le somme” e ipotizzare possibili interventi per la categoria e per ogni singolo imprenditore.
Orafi, argentieri e orologiai. In particolare, l’incontro riservato ai titolari di ditte del commercio al dettaglio di articoli di oreficeria, argenteria e orologi, ha visto i partecipanti riflettere su cosa significa essere imprenditore oggi e sulle responsabilità che si devono quotidianamente affrontare; sulle caratteristiche e sulle esigenze dell’attuale clientela; sul rapporto con i fornitori e, in generale, sulle prospettive di mercato.
Dalla discussione è emerso sostanzialmente che il cliente della gioielleria-orologeria, quando entra in negozio, lo fa per comprare articoli moda o pubblicizzati da giornali e tv, dimostrando una minor sensibilità verso il prodotto in sé e, in generale, una scarsa cultura sulla manifattura e sulla qualità orafa. Il gioiello poi, è stato rilevato, non è più uno status simbol ma un complemento dello stile personale della persona. Riguardo alla tipologia della clientela, si è evidenziato che il cliente medio sembra essere sparito, poiché c’è chi spende molto per prodotti d’alta qualità e design oppure chi compra pezzi moda, a prezzi più che abbordabili per l’utilizzo di altri materiali oltre all’oro o all’argento. Non manca poi una concorrenza commerciale sempre più agguerrita e che si sviluppa su diversi fronti (spacci aziendali, fiere, ecc.).
Allora che fare? La risposta non è così immediata se si considera il momento economico non facile per molte famiglie, le quali, oltrettutto, dirottano il rimanente reddito principalmente su altre spese: telefonini, internet, viaggi, ecc.. Sicuramente - com’è emerso dalla riunione - è necessario favorire maggiormente l’acquisto offrendo la possibilità del pagamento rateale; anche la promozione periodica di alcuni prodotti può risultare un utile strumento per diminuire le rimanenze, ma soprattutto per accrescere le vendite; e poi, adeguare l’assortimento alle nuove tendenze e diversificare i prodotti; migliorare la visibilità e l’esposizione delle vetrine; potenziare la promozione dei negozi in Internet, quale mezzo sempre più apprezzato dai consumatori per ricercare le informazioni sui prodotti e sui punti vendita.
Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di una comunicazione efficace con il cliente e il saper trasmettere accoglienza, disponibilità e professionalità, acquisendo queste competenze attraverso specifici corsi di formazione. Infine, continuare il confronto tra colleghi e proporre iniziative comuni. Tra queste è stata ipotizzata l’organizzazione prossima de “La Giornata del Gioielliere Vicentino”, cioè una manifestazione/evento che, una volta all’anno vedrebbe protagonista l’Associazione provinciale dettaglianti orafi argentieri e orologiai, e nella quale ogni singolo negoziante potrebbe valorizzare e proporre, con offerte ad hoc, i propri prodotti al pubblico. E ancora: organizzare un gruppo di acquisto e promuovere un’assicurazione specifica per i dettaglianti orafi, con condizioni vantaggiose.
Analizzando poi lo scenario generale, i partecipanti all’incontro hanno poi evidenziato che un ruolo importante dovrebbero recitarlo gli amministratori pubblici: sul piano nazionale, stabilendo per i prodotti del settore un’IVA più bassa e favorendo maggiori controlli sulle vendite illegali di gioielleria e orologeria; sul piano locale, facendo rivivere le città, agevolando i negozi e un migliore accesso alle attività del centro storico delle città.
A breve. Tutti gli argomenti trattati con questo primo incontro saranno ora approfonditi durante un corso specifico, riservato ai dettaglianti orafi di città e provincia, completamente gratuito perché rientrante nell’attività di formazione finanziabile dal F.S.E.. Il corso dal titolo “Rafforzare la capacità e lo stile nel capire e proporre i nostri gioielli e orologi”si terrà dal 27 marzo al 22 maggio 2006, nella sede della Confcommercio di Vicenza, dalle ore 14.00 alle ore 19.00, per un totale di sei incontri. Gli operatori associati interessati a parteciparvi sono invitati a contattare al più presto il Servizio Formazione al n. tel. 0444 964300.
Dettaglianti mobili. L’incontro ha visto riflettere i partecipanti sulle caratteristiche riscontrabili nell’attuale clientela e sulla complessità del mercato. E’ emerso, innanzitutto, che il venditore di mobili si trova spesso di fronte ad un cliente molto informato sui prodotti, che si affida sempre più alla consultazione di pagine Internet; che prima di effettuare l’acquisto visita parecchi punti vendita per poi confrontare le varie proposte. Ma troppa informazione crea anche dubbi e confusione, per cui al venditore spetta spesso il compito di assicurare il cliente sulla bontà delle proprie scelte e sull’affidabilità dei prodotti. Importante e richiesti sono poi il trasporto, il montaggio della merce e l’assistenza post-vendita, ma allo stesso tempo il cliente spesso non attribuisce al servizio il giusto peso, considerandolo una cosa dovuta.
Per quanto riguarda il mercato della distribuzione al dettaglio di mobili e complementi d’arredo, i partecipanti all’incontro hanno rilevato che è sempre più diviso tra grandi gruppi di scontisti (es. Semeraro), da punti vendita con strategie nuove (es. Ikea) e dai tanti negozi di arredamento, più o meno innovativi o di tipo tradizionale.
La situazione di mercato per questi punti vendita è di generalizzata difficoltà, anche se qualcuno, al contrario, cresce e si sviluppa. Alla fine, alcuni ingredienti della “ricetta” comune per uscire dalla crisi sono stati individuati nel puntare su prodotti di qualità, valorizzare l’esposizione e le logiche espositive, favorire pagamenti rateali e, soprattutto, far crescere lo staff di collaboratori, a cominciare dai montatori e da chi è addetto all’accoglienza del cliente in negozio.
Anche per gli operatori dell’Associazione provinciale Mobili, le tematiche emerse durante l’incontro saranno ulteriormente sviluppate in alcuni incontri di gruppo e durante il corso, finanziato dal FSE ( e quindi completamente gratuito per i partecipanti) che si svolgerà dal 27 marzo prossimo, nella sede della Confcommercio di Vicenza, dalle ore 9.00 alle 14.00, per un totale di 6 incontri.
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