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Confcommercio Veneto Notizie

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ESTESA ANCHE AL COMMERCIO

Nr. 06 del 27/03/2006

La cassa integrazione guadagni straordinaria sarà estesa nel Veneto, per la prima volta, anche al settore del commercio. A usufruirne saranno le imprese con meno di 50 dipendenti dei settori del commercio all’ingrosso di prodotti tessili, di abbigliamento e calzature; al dettaglio di prodotti tessili, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in cuoio; sempre per quanto riguarda il dettaglio, potranno usufruirne anche i negozi di materiale per ottica, fotografia, cinematografia, strumenti di precisione (limitatamente all’ottica).
Un risultato importante, il primo in assoluto per il settore del commercio, ottenuto grazie all’accordo siglato a Roma, presso il Ministero del Lavoro, in un incontro tra l’assessore regionale del Veneto al Lavoro Elena Donazzan, il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi e le rappresentanze datoriali e dei lavoratori dipendenti del Veneto. E nei giorni scorsi è stato siglato un ulteriore accordo a livello nazionale per avviare le procedure di applicazione dell’intesa in questione. Al momento si sa che le aziende in situazione di crisi (risultante da specifici indicatori economico finanziari, riferiti agli ultimi due anni), per avvalersi della CIGS, dovranno presentare domanda al Ministero del Lavoro unitamente al verbale di consultazione sindacale e, se risulteranno beneficiarie del trattamento in questione, dovranno versare la contribuzione prevista dalle disposizioni vigenti in materia e mensilmente riferire all’INPS territorialmente competente l’effettivo utilizzo dell’ammortizzatore sociale concesso.
Nella nostra regione le imprese del commercio al dettaglio legate ai settori interessati dall’accordo sono complessivamente 1835 per quanto riguarda i prodotti tessili e biancheria; 8145 per l’abbigliamento, gli accessori e la pellicceria; 1895 per ciò che concerne le calzature e gli articoli in cuoio; circa 720 sono invece i negozi di ottica. Per l’ingrosso, in base a una stima di Confcommercio Veneto, sono presenti in tutto 2142 imprese legate al tessile, capi d’abbigliamento e calzature.
“L’accordo è positivo e molto importante - dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Albonetti - non solo perché costituisce un precedente assoluto per il nostro settore, ma perché, in una situazione di crisi come quella attuale, rappresenta uno strumento utile, anzi indispensabile, per far fronte alle difficoltà che anche i nostri imprenditori e i loro dipendenti sono costretti a vivere in questo periodo”.
Un clima difficile anche per il commercio, quindi, testimoniato dai dati, che confermano il trend di crescita del ricorso alla mobilità da parte delle imprese presenti nel nostro territorio. Nel 2003 le persone in mobilità nel Veneto, per quanto riguarda il settore del commercio, erano 206, mentre nel 2005 sono salite a 290.
Il nuovo accordo sulla CIGS in deroga, che segue di circa 12 mesi quello pilota, prevede che possano usufruire del beneficio i lavoratori di tutta la filiera del sistema moda e dei negozi di ottica e fotografia.
“L’allargamento di questo intervento ad altri settori credo sia stata una scelta utile, della quale rendiamo atto alla Regione Veneto, per non disperdere le professionalità maturate negli anni”, conclude il presidente della Confcommercio Veneto.

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