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Confcommercio Veneto Notizie

AMMINISTRATIVE, I COMMERCIANTI INDICANO LE PRIORITA’

Nr. 08 del 24/04/2006

Continua il viaggio di Confcommercio Veneto Notizie nei Comuni che rinnoveranno l’amministrazione con il voto del 28 e 29 maggio. Sotto i riflettori, tre centri dell’Area Berica ed un comune montano di piccole dimensioni come Rotzo, collocato sull’Altopiano di Asiago.


Montegalda, attenzione
al servizio di vicinato
“Bisogna fare di più per la salvaguardia dei piccoli negozi. E questo non per difendere gli interessi di pochi, bensì per garantire agli abitanti del nostro centro un insostituibile servizio di vicinato a cui non possono certo rispondere le grandi strutture”. Mario Babbolin, presidente della delegazione Ascom di Montegalda, non nasconde la sua preoccupazione: “Nessun disfattismo, per carità - precisa Babbolin - è però un dato di fatto che qui i piccoli negozi più che aprire chiudono. Ed è certo un controsenso se pensiamo che il paese sta vivendo anche un certo sviluppo urbanistico, con la costruzione di nuovi appartamenti e con la previsione di un incremento della popolazione”. Sarebbe dunque lungimirante, secondo il presidente della locale delegazione, mettere in campo azioni concrete di sostegno al commercio. “Non penso a grandi cose - sostiene Babbolin - ma credo che la prossima amministrazione, chiunque vinca queste elezioni, dovrebbe considerare l’opportunità di incentivare l’apertura di nuovi negozi, magari intervenendo sulle tasse locali, che incidono parecchio, e che invece potrebbero essere in qualche modo limitate, almeno nei primi periodi di apertura. Certo, anche noi commercianti dobbiamo fare la nostra parte, perché se crediamo veramente nel nostro lavoro dobbiamo anche investire nell’ammodernamento dei nostri negozi e puntare sulla qualità dei prodotti offerti. Essenziale anche favorire il ricambio generazionale, vale a dire il passaggio delle nostre attività di padre in figlio, per evitare che le attività chiudano privando il paese di servizi essenziali”.
Il resto, ovviamente, lo fa il mercato e le prospettive per Montegalda non mancano. Oltre al previsto incremento della popolazione, l’area sarà interessata da opere viarie come la Valdastico Sud (che passerà lì vicino) e si parla anche di un importante insediamento della Ferrero nella zona industriale. “Speriamo - conclude Babbolin - che la nostra viabilità locale regga queste trasformazioni e in questo senso l’invito è che la prossima amministrazione tenga conto di tutto questo quando si tratta di prendere decisioni riguardanti lo sviluppo urbanistico-commerciale del territorio”.

Mossano, commercio in difficoltà
Bello da vedere, probabilmente da viverci, ma non certo per fare shopping. Si potrebbe riassumere così la fisionomia di questo paese incastonato sui colli Berici. Bello, perché Mossano, soprattutto per la parte collinare, sa stupire per gli splendidi paesaggi e la natura incontaminata. Ma certo qui, il commercio, non è esattamente “di casa”, visto che a parte qualche trattoria, un bar, una farmacia e un negozio di alimentari altro non c’è. “Mossano è la riprova - è il commento del presidente dell’Associazione Territoriale Riviera Berica Angelo Verlato - che quando un paese perde le proprie attività commerciali di vicinato, come è il caso di questo centro, poi è difficile tornare indietro. Ormai possiamo dire che Mossano ruota, da un punto di vista del servizio, sulle vicine Nanto e Barbarano, con un progressivo indebolimento di quel commercio di vicinato essenziale per la vivacità del centro storico”. Recentemente l’amministrazione comunale ha anche approvato i criteri di programmazione per le medie superfici di vendita, ma certo è difficile pensare che questo atto, imposto dalla Legge regionale 15/04, cambi qualcosa nelle dinamiche commerciali del paese. “Mossano ha molti pregi, da un punto di vista naturalistico, potremmo dire che è una vera e propria oasi di calma e tranquillità - continua Verlato -, ma questo non ne ha favorito lo sviluppo urbanistico e con ciò anche lo sviluppo commerciale. La constatazione che sono attive alcune trattorie la dice lunga sul fatto che questo paesino sia un luogo ideale per le classiche gite fuori porta, ma per rilanciare anche commercialmente questo centro ci vuole ben altro. Ci vorrebbero forti interventi nella fiscalità, qui come in generale in tutti i centri storici, per spingere qualcuno ad investire in un’attività in questo paese. E certo non si tratta di scelte che competono agli enti locali, che al massimo possono intervenire su qualche voce, bensì di scelte nazionali”.
Nanto, problemi dalla viabilità
“Il nostro è obiettivamente un paese dove non si sono mai creati grandi problemi, ciò grazie ad un gruppo compatto di commercianti, riuniti nella nostra delegazione, che lavora bene assieme e che cerca sempre la piena collaborazione con l’amministrazione comunale”. Giampietro Toffanello, presidente della delegazione Ascom di Nanto, vive senza particolari aspettative le prossime elezioni amministrative, “perché - spiega - non ci sono sul piatto della bilancia decisioni strategiche da prendere sul fronte dell’equilibrio commerciale del nostro centro. Anche la programmazione delle medie strutture di vendita, ad esempio, è stata fatta in piena sintonia con l’amministrazione, che ha accolto gran parte delle nostre richieste”. L’unica reale preoccupazione per i prossimi mesi sono i lavori di sistemazione della fognatura, che creeranno, si prevede, non pochi disagi alla viabilità del paese. “Siamo coscienti che si tratta di lavori utili e non certo rinviabili, però dobbiamo essere altrettanto coscienti che provocheranno, volenti o nolenti, non pochi problemi di accesso alle nostra attività commerciali - afferma Toffanello -. Per questo chiediamo un attento monitoraggio sui lavori eseguiti dalle ditte che avranno l’appalto dei lavori, al fine di far rispettare i tempi di esecuzione, che devono essere quanto più ristretti possibile. Non ci possiamo certo permettere ritardi, si tratterebbe di un grave danno ai nostri negozi”.

Rotzo, rivitalizzare il turismo
“L’auspicio è che la prossima Amministrazione rimanga in carica per tutto il mandato, e che non si ripeta il vuoto di questi ultimi tempi. Il Comune di Rotzo, con meno di seicento abitanti, è infatti talmente piccolo che le esigue risorse disponibili devono essere ben investite”. Il presidente della locale delegazione Ascom Roberto Dal Prà chiede dunque che il piccolo centro montano sia effettivamente governato, non solo per l’interesse della categoria, ma per l’interesse di tutti i cittadini. “Dal punto di vista del terziario - prosegue Dal Prà - credo sia fondamentale agire per aumentare l’appetibilità turistica del nostro centro, che fino ad ora è stata sottovalutata. Le ricchezze del territorio sono numerose, e una loro valorizzazione potrebbe incrementare il flusso turistico, per ora limitato alla attività del Centro Fondo Campolongo che, tra l’altro, con gli interventi programmati per la prossima estate, dovrebbe migliorare la qualità dei servizi offerti. Altro sito turistico importante è il Museo del Bostel, che necessita di maggiore promozione”. Altro tema all’ordine del giorno è quello legato alla viabilità. “Il sogno - afferma Dal Prà - è quello di vedere allargata la strada del Piovan, che conduce a Rotzo ed è di competenza della Provincia. Tale arteria rappresenta un ausilio per tutta la viabilità dell’Altopiano, soprattutto nei periodi di alta stagione, per cui l’impegno dei prossimi amministratori, di concerto con quelli degli altri Comuni dell’Altopiano, potrebbe far si che la Provincia si muova in questo senso. A tal proposito basta vedere cosa ha fatto la vicina provincia di Trento per la strada conosciuta come Menador, che da mulattiera sterrata ora è percorribile in doppio senso di marcia, è tutta asfaltata e messa in sicurezza”. Anche sotto l’aspetto prettamente commerciale ci sono provvedimenti specifici da chiedere alla prossima amministrazione. “Date le dimensioni del Comune - conclude il presidente della delegazione Ascom di Rotzo - non ci sono certo problemi di insediamento della grande distribuzione. Il problema vero è invece che anche le pochi negozi operanti vanno avanti con estrema fatica, soprattutto per il fenomeno del pendolarismo di numerosi abitanti che per lavorare scendono in pianura e lì fanno le loro spese. La proposta potrebbe essere quella di agevolare l’insediamento di aziende manifatturiere, per permettere anche ai nostri giovani di lavorare nel proprio Comune”.

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