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Confcommercio Veneto Notizie

ALLA SCOPERTA DEI SAPORI DELLA VALLE DEL CHIAMPO

Nr. 08 del 24/04/2006

Esiste una tradizione gastronomica della vallata del Chiampo al di là di alcuni classici elementi legati alla trota, al vino durello, alle ciliegie durone o alla patata? Certamente e quasi tutta da scoprire.
Ne è convinto Romolo Cacciatori, enogastronomo e coordinatore della seconda rassegna del gruppo “I Ristoratori della Valle del Chiampo” presentata nell’affascinante cornice di Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore.
“Se le beccacce alla arzignanese - ha dichiarato Cacciatori- o i “corgnoi”, le grosse chiocciole dell’alta valle, si sono ritagliate una fetta consistente di estimatori, pochi conoscono le altre specialità della zona e un territorio che merita di essere riscoperto, anche per le bellezze ambientali”. E per diffondere piatti e prodotti della vallata, i sei ristoratori del gruppo, coordinato dalla Fipe-Confcommercio provinciale, ripropongono anche per il 2006 una rassegna che parte il 28 aprile e si concluderà il 30 novembre: dodici appuntamenti suddivisi in sei “serate enogastronomiche” ed altrettanti “incontri con la cucina della nostra terra”.
Alla conferenza di presentazione dell’iniziativa, che gode del sostegno della Camera di Commercio di Vicenza, erano presenti il vicedirettore dell’Ascom Ernesto Boschiero, e il presidente provinciale dei Pubblici esercizi Lorenzo Rizzi, che hanno sottolineato l’importanza della ristorazione di qualità quale risorsa per valorizzare il territorio e l’impegno della categoria per la crescita professionale degli operatori, attuata anche attraverso la promozione di manifestazioni che esaltano la creatività e la professionalità dei cuochi.
“Questi giovani ristoratori- ha spiegato Cacciatori alla cena di gala servita agli ospiti nelle taverne della villa - conoscono bene i piatti del territorio e la cucina della tradizione, che riescono a interpretare e rendere attuale con le esigenze di adesso, ma sono anche dei professionisti che amano sperimentare e mettersi alla prova. Ecco allora, accanto agli appuntamenti della tradizione, le “serate enogastronomiche”, in cui sarà presentato un piatto tipico di altre regioni italiane con vino corrispondente. Un modo per esaltare la professionalità dei cuochi, presentando comunque ricette legate alla tradizione del territorio”. Nella cena di gala in villa, protagonisti sono stati alcuni piatti che vengono normalmente proposti nei sei ristoranti del gruppo: dalla trota marinata alle bacche di ginepro su letto di verdure alla vellutata di asparagi e porri con quenelle di piccione e maccheroni fatti in casa con ragù “de corte”; dall’agnello pasquale con patate della vallata al tortino alle mele con bavarese al cioccolato bianco, composta di mele all’anice e biscotti cimbri. Apprezzati i vini, dal Durello spumante di apertura ai Gambellara classico e all’Amarone, che ha accompagnato l’agnello, per finire con il Gambellara Recioto per i dolci.
Le serate di gala avranno il seguente calendario: venerdì 28 aprile al Ristorante “Ponte Nuovo” a Molino di Altissimo; giovedì 25 maggio al Ristorante “Al Torcio” di Chiampo; giovedì 22 giugno al Ristorante “Dal Francese” a Chiampo e in autunno giovedì 12 ottobre alla Trattoria “Al Campanile” di Arzignano; giovedì 9 novembre al Ristorante “La Betulla” a Durlo di Crespadoro e giovedì 30 novembre al Ristorante “Gabri & Giorgio” di Nogarole Vicentino.
Per gli “incontri con la cucina della nostra terra” questi gli appuntamenti: il 5 maggio “La Betulla”, l’8 giugno da “Gabri & Giorgio”, il 13 luglio “Al Campanile”, il 29 settembre al “Ponte Nuovo”, il 26 ottobre “Dal Francese” e il 23 novembre “Al Torcio”.

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