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PREVISIONI IN CRESCITA PER IL TURISMO

Nr. 11 del 12/06/2006

Cresce il numero degli italiani che quest’anno andranno in ferie. Secondo l’indagine svolta da Federalberghi-Confturismo, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, saranno 24 milioni (rispetto ai 23,7 milioni del 2005) i connazionali che faranno vacanze questa estate (pari al 50,3% della popolazione maggiorenne). Tra chi partirà, il 76% (rispetto al 72% del 2005) resterà in Italia. Il 19%, invece, (22% nel 2005) andrà all’estero, confermando la tendenza dell’italiano a scegliere sempre più vacanze nostrane, meno care rispetto a mete estere più costose. Gli indecisi, al momento, sono il 5,5% della domanda, pari a circa 2,5 milioni di persone, mentre coloro che invece sicuramente non faranno alcun periodo di vacanza in estate saranno quasi 21 milioni di persone maggiorenni, pari al 44,2% del totale. Nel dettaglio dei mesi privilegiati per le proprie vacanze, assistiamo a qualche novità. Giugno, che l’anno scorso raccolse il 6,8% di intenzioni di vacanza, si attesterà quest’anno al 7,2% della domanda. Anche luglio sarà caratterizzato da un incremento previsionale, in quanto il 27,5% (rispetto al 26,9% del 2005) lo indica quale mese preferito per svolgere un periodo di riposo. Agosto, ovviamente, rimarrà il mese più affollato. Il 51,1% dei vacanzieri (pari a 12,2 milioni di italiani maggiorenni) sceglierà questo mese per recarsi al mare o in montagna. Settembre, infine, probabilmente a causa dello spostamento in molte Regioni dell’inizio dell’anno scolastico, sembra al momento il mese con il calo maggiore: il 7,2%, rispetto al 9,5% del 2005, andrà in vacanza in questo periodo. Per quanto riguarda invece il turismo “in entrata”, al momento i segnali fanno ben sperare in un buon recupero degli statunitensi e dei giapponesi, che cominciano a riaffacciarsi numerosi, anche se in maniera non costante, in alcune città d’arte e d’affari. I tedeschi, inoltre, che costituiscono da sempre il turista straniero per eccellenza, sembrano aver interrotto l’emorragia registrata negli ultimi anni e si prevede dunque un lieve recupero anche in termini percentuali. Francesi ed inglesi, infine, si mostrano in lieve crescita, mentre dai Paesi dell’Est Europa cominciano a registrarsi indicatori sempre più positivi. “L’elemento da mettere adeguatamente in luce - sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo - è la forte domanda di turismo in Italia da parte degli italiani stessi. Questo conferma la competitività del nostro sistema turistico e rilancia la necessità di approntare quelle misure di politica economica di cui il settore abbisogna”. Tra, queste, secondo Bocca, priorità alla nomina dei vertici dell’Enit, la definizione di stanziamenti adeguati e permanenti per la promozione dell’immagine Italia nel mondo, il varo di misure fiscali per il turismo.

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