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Confcommercio Veneto Notizie

OPPORTUNITA’ PER IL COMMERCIO DI VALDAGNO

Nr. 12 del 26/06/2006

“Dobbiamo essere i protagonisti delle trasformazioni urbanistico-commerciali che a breve interesseranno la nostra città. Non possiamo perdere il treno dello sviluppo, bensì metterci noi operatori alla guida del cambiamento”. Con queste parole Enrico Soprana, presidente della delegazione Ascom di Valdagno, ha spronato gli operatori intervenuti all’incontro “Il Commercio a Valdagno - la situazione di oggi e le opportunità di domani”, a cogliere le occasioni offerte dalle importanti trasformazioni che interesseranno in futuro il territorio del comune. Durante il convegno, tenutosi il 19 giugno scorso in sala Marzottini e che ha fatto il punto sull’evoluzione del comparto in città, è intervenuto l’urbanista Fernando Lucato, che ha sviluppato l’argomento della programmazione commerciale e della pianificazione urbanistica a Valdagno. Lucato, in particolare, ha spiegato come il nuovo Piano regolatore e soprattutto le nuove disposizioni scaturite dall’approvazione dei criteri in base alla Legge Regionale 15, renderanno possibili in città nuovi insediamenti commerciali, anche di medie dimensioni. Tutto questo però, secondo l’urbanista Fernando Lucato, si inserirà in una più generale trasformazione del concetto di “Centro Città”, “che - ha affermato - sarà allargato e comprenderà anche aree al momento considerate periferiche. In questo senso, l’attuale rete di vendita dovrà adattarsi ad un cambio di prospettiva, passando da una “logica di strada” ad una logica di “sistema urbano” e ciò deve essere realizzato senza perdere le singole e specifiche identità”. Ad incentivare questa trasformazione, secondo Lucato, saranno alcuni interventi strategici che cambieranno il volto di Valdagno nei prossimi mesi: la chiusura al traffico veicolare dell’attuale centro storico; l’utilizzo delle circonvallazioni esterne per decongestionare il traffico della statale che taglia in due il centro cittadino con la contestuale trasformazione di viale sette Martiri e viale Trento da strade di passaggio a strade commerciali; il raccordo tra centro storico e Città Sociale attraverso il recupero della zona autostazione FTV. Novità, queste, che se unite a interventi qualificanti sul fronte dell’arredo urbano, potranno cambiare la fisionomia del centro di Valdagno, migliorandone l’attrattività.
Proprio su questo punto si è soffermata, nella sua relazione, Claudia Coppa dell’Ister -Istituto per il Terziario della Confcommercio - che ha fatto notare ai presenti come molte delle trasformazioni che interesseranno il territorio di Valdagno era già state previste dal piano di marketing urbano elaborato dall’Istituto nel 1997. “Avevamo allora fatto presente all’Amministrazione - ha affermato - che un rilancio del commercio valdagnese doveva necessariamentw passare per una riqualificazione del tessuto urbano, e non solo in termini di arredo o di cartellonistica. Avevamo segnalato l’opportunità di ampliare il concetto di centro città puntando sulla Città Sociale e su alcune aree periferiche. Per dire che quanto previsto dal Comune va nella direzione auspicata dal nostro piano di marketing di nove anni fa, anche se sarebbe opportuno una rivisitazione dello stesso per renderlo più in linea con le ultime evoluzioni del marketing urbano”.
E’ toccato quindi al presidente della delegazione Ascom di Valdagno Enrico Soprana trarre le conclusioni di quanto illustrato dagli esperti. “E’ importante che siano gli operatori locali ad essere protagonisti delle trasformazioni - ha detto - investendo nelle proprie aziende, nella propria professionalità e diventando propositivi con iniziative promozionali dell’immagine aziendale, dell’offerta commerciale e turistica, della qualità dei servizi”. Chiaro però che tutto questo deve inserirsi in un’ottica di sistema, come ha sottolineato Soprana: “Saranno necessarie - ha affermato nel suo intervento - strategie di valorizzazione per riequilibrare eventuali scompensi e conferire maggiore omogeneità al “sistema commercio” di Valdagno. In sostanza - ha concluso - dovranno essere utilizzati metodi e procedimenti che consentano di affrontare i mutamenti, nonché cogliere e sfruttare le opportunità delle trasformazioni utilizzando anche esperienze ed esempi che già altrove hanno funzionato”.
Per la città laniera si apre dunque una nuova sfida: essere un “centro di attrazione” commerciale per tutto l’Altovicentino, affiancando alla storica vocazione industriale anche la vivacità del terziario.

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