TURISMO NEL VENETO: BUONA PARTENZA
Nr. 13 del 10/07/2006
A stagione estiva già cominciata, Federalberghi, l’Unione Regionale Albergatori associata alla Confcommercio, fa il punto della situazione in previsione del flusso di turisti stranieri, soprattutto tedeschi, che avranno come meta le coste adriatiche, le Alpi, il Lago di Garda, le località termali e le città d’arte della nostra regione.
Il Veneto è pronto a vincere la sfida con gli altri paesi affacciati all’Adriatico, primo tra tutti la Croazia, e a riconfermare il primato di regione con il più alto numero di turisti in Italia.
I dati a disposizione di Federalberghi parlano di un ottimo inizio per la stagione turistica di quest’anno, sia con buone prenotazioni che arrivi già nei mesi primaverili del 2006. A questo proposito, va considerato che l’80% delle prenotazioni avviene ormai on-line, all’ultimo momento e sulla base delle previsioni del tempo. Internet è un mezzo più veloce e semplice rispetto alla telefonata o al fax, ma ciò causa una maggiore profusione di risorse da parte delle strutture turistiche, le quali, molto spesso, devono far fronte ad una valanga di richieste di informazioni.
Nonostante lo stato di salute del turismo faccia ben sperare per quest’anno, per il settore che rappresenta la punta di diamante dell’economia veneta va tenuto conto anche della forte concorrenzialità che da anni gli enti turistici sono costretti a mantenere tra loro. Infatti, - si legge nella nota di Federalberghi - se da un lato i prezzi degli alberghi, delle strutture balneari, lacuali e termali venete rimangono invariati dal 2002, aumentano sempre più i costi di gestione (si parla di un aumento nell’ordine del 40-50%) e, dall’altro, mentre crescono le presenze, restano invariati i fatturati e si riducono drasticamente gli utili. Malgrado ciò, assicura la Federalberghi, i servizi migliorano, con particolare riferimento alla ristorazione alberghiera, grande novità degli ultimissimi anni: gli alberghi cercano e trovano nella cucina e nella specializzazione gastronomica il loro punto di forza, specie nel settore balneare.
Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto, parla di una “moderata soddisfazione per l’andamento positivo di tutti i settori. Guai a suonare la grancassa - avverte - poiché l’andamento congiunturale di un anno che ha visto la concorrenza internazionale dibattersi tra terrorismo ed epidemie varie ci ha indubbiamente avvantaggiato, ma le criticità del nostro settore permangono immutate: costi generali, viabilità e collegamenti, drastica diminuzione dei margini a penalizzare gli investimenti privati, progressivo assottigliarsi delle risorse pubbliche, discutibili scelte urbanistiche dei comuni turistici, più interessati ad incassare oneri di urbanizzazione che a programmare il futuro”.
Altro elemento che entrerà fortemente in gioco quest’anno, tanto da influenzare radicalmente gli arrivi e le partenze, è rappresentato dai campionati mondiali di calcio. Secondo i dati analizzati da Federalberghi, i tedeschi preferiscono seguire in casa le hanno anticipato o posticipato le loro vacanze tanto che dal 15 giugno al 10 luglio non si registrano prenotazioni dalla Germania.
Ciononostante, in quelle che sono le mete favorite dai turisti d’oltralpe, come il Lago di Garda, fino al 20 giugno le prenotazioni hanno consentito di raggiungere un’occupazione degli alberghi pari all’80%, mentre nel periodo successivo, e fino alla fine di luglio, si rientra nei dati della media stagione (in aumento comunque rispetto al 2004-2005). Per quanto riguarda l’alta stagione per eccellenza, in particolare il periodo di ferragosto, gli albergatori del Garda contano di fare il “tutto esaurito” e di raddoppiare il numero di turisti trasportati gratuitamente dall’aeroporto agli alberghi, grazie anche a una convenzione stipulata l’anno scorso. Per quanto riguarda i tedeschi, si prospetta un ritorno alla grande in tutte le mete balneari e soprattutto nella zona del Garda, dove gli ospiti d’oltralpe rappresenteranno di nuovo il 40% del totale dei turisti, dopo il trend negativo che dal 2001 aveva fatto registrare un calo superiore al 10% dei visitatori provenienti dalla Germania.
Vi è un ulteriore esempio per comprendere il grado di competitività nei servizi che la nostra regione ha saputo raggiungere grazie allo sforzo delle strutture turistiche: a Bibione le ferie si potranno anche pagare a rate grazie alla prima card regionale fortemente voluta dal presidente Marco Michielli. La “Bibione card” è la prima carta di credito che porta il nome di una meta di vacanza che permetterà ai turisti di pagare il soggiorno con modalità ordinaria o ‘revolving’ e che prevede, oltretutto, sconti e servizi aggiuntivi per i turisti in vacanza a Bibione. Un progetto innovativo e pilota per il Veneto che non rimarrà isolato e che contribuirà alla formazione di un sistema informativo di marketing, con l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica e inaugurare nuove strategie per rendere più competitivo il nostro territorio.
Torna alla pagina precedente