LEGIONELLA, FONDAMENTALE PREVENIRE
Nr. 18 del 02/10/2006
In questi ultimi anni si è assistito al verificarsi di casi di legionello si associato a soggiorni presso strutture alberghiere, campeggi, terme o altre strutture ricet tive. Per minimizzare il rischio di legionellosi nella propria at ti vità turistica, tutelando la sa lu te degli ospiti e dei dipen den ti, è fondamentale l’adozio ne di misure preventive basate sull’analisi del rischio costantemente aggiornata. Ma che cos’è, esattamente, la legionella? Chiamata malattia dei legionari, è una grave forma di polmonite infettiva, che nel 10-15% dei casi può essere letale. Solitamente si contrae dall’inalazione di minuscole gocce contenenti il batterio, generate dallo spruzzo dell’acqua su superfici solide. Associati alla trasmissione della malattia sono dunque gli impianti idrici, gli impianti di climatizzazione dell’aria (torri di raffreddamento, sistemi di ventilazione e condizionamento dell’aria) e gli idromassaggi.
La necessità di porre in essere un attento sistema di sorve glian za e di prevenzione deriva dai casi di legio nellosi associata ai viaggi verificatisi in questi ultimi anni. Conseguentemente, tra l’altro, sono aumentati i ricorsi legali intentati dai turisti per ottenere risarcimenti da parte degli alberghi presso cui ritenevano di avere contratto la malattia.
L’avere adottato specifiche misure preventive può servire ad evitare responsabilità nei confronti di chi affer ma di avere contratto la malattia nella struttura, oltre ad evitare ovvi danni di immagine.
Per questi motivi Federalberghi, in accordo con Ministero e Regioni, sta diffondendo delle apposite linee guida mirate alla prevenzione, il cui rispetto, anche se oneroso, può consentire alle imprese di porsi al riparo da gravi danni. Le linee guida sono infatti da considerarsi un insieme di suggerimenti tecnico pratici, basati sulle evidenze scientifiche più aggiornate, la cui implementazione non costituisce obbligo per i responsabili delle strutture alberghiere, ma che comunque non li esime dalle responsabilità inerenti alla tutela del diritto alla salute del cliente ospite.
Il documento oltre ad elencare una serie di misure di prevenzione, prevede una periodica analisi del rischio, da effettuare almeno ogni due anni e ogni volta che ci sia motivo di ritenere che la situazione si sia modificata. Ogni struttura ricettiva deve individuare una persona responsabile per l’identificazione e la valutazione del rischio potenziale di infezione, che sia esperto e che comprenda l’importanza della prevenzione e dell’applicazione delle misure di controllo (tra cui, ad esempio, il mantenimento costante dell’acqua calda ad una temperatura superiore ai 50°C all’erogazione; la concentrazione di disinfettante ad un determinato livello necessario per l’abbattimento della carica batterica, eccetera). E’ necessario inoltre istituire un registro per la documentazione degli interventi di valutazione del rischio e di manutenzione, ordinari e straordinari, sugli impianti idrici e di climatizzazione. Nel caso in cui sia evidenziata la presenza di un potenziale rischio occorre effettuare un campionamento dell’acqua in un numero di siti che sia rappresentativo di tutto l’impianto idrico. Secondo l’esito del campionamento, andranno adottate alcune specifiche misure.
Va ribadito che non esiste, ad oggi, un obbligo giuridico di rispettare le linee guida, occorre però ricordare che le autorità sanitarie hanno la possibilità di ispezionare le strutture ricettive, e, nel caso in cui sia accertata la presenza di legionelle, imporre la bonifica ed eventualmente la chiusura. Inoltre, le strutture ricettive, sulla base delle norme generali del nostro ordinamento, sono responsabili civilmente e penalmente nel caso in cui un ospite contragga tale malattia durante il soggiorno. Per qualsiasi ulteriore informazione o per avere copia delle linee guida, gli operatori possono rivolgersi alla Confcommercio di Vicenza, dott.ssa Giulia Fanton (0444 964300).
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