venerdì 23 marzo 2007
ZONA ZTL: L’ASCOM CHIEDE L’AMPLIAMENTO DELLA FRANCHIGIA MA CICERO NON VUOLE SENTIRE RAGIONI
Le telecamere che osservano gli avventori della zona a traffico limitato del centro storico di Vicenza sono già installate; è già stata fissata la fascia oraria, 7.00 - 9.30, in cui si potrà accedere senza essere puniti con la multa di 70 euro per ogni transito non autorizzato, ma dei problemi che nasceranno, con molta probabilità, quando dal 1 di giugno cominceranno a fioccare i verbali e le sanzioni per chi viola i divieti di transito, non c’è, da parte dell’Assessore Claudio Cicero, artefice del progetto, alcuna volontà di prevenirli.
E preoccupati di questa situazione di chiusura, ma soprattutto di quella che si creerà con l’applicazione sistematica delle sanzioni da parte di un sistema automatico di monitoraggio, sono gli operatori commerciali che hanno attività in centro storico.
A farsi carico e portavoce, non tanto delle loro perplessità sull’importanza e utilità del progetto che l’Amministrazione intende attuare, restringendo le maglie della zona Ztl, quanto delle molteplici problematiche che riguardano l’attivazione della regolamentazione prevista, che andrà ad incidere pesantemente sul lavoro e sulle attività commerciali, è l’Ascom – Confcommercio di Vicenza. L’Associazione di via Faccio sta, infatti, svolgendo una duplice azione di sensibilizzazione sul tema: in primo luogo, informando gli operatori del centro storico sulle modalità che presto verranno applicate per la zona ZTL; in secondo luogo, incalzando l’assessore Claudio Cicero, affinché apporti le necessarie migliorie ad un sistema di accesso alla zona che ha stridenti penalizzazioni per numerosi operatori che svolgono un’attività commerciale in centro storico, o per coloro che devono recarsi spesso nelle zone off limits perché i loro clienti hanno sede in centro storico (ad esempio, manutentori di computer, attrezzature, ecc.).
“Premesso che Ve.lo.ce. sta dimostrando di essere un valido sistema di consegna delle merci alle attività del centro - dichiara Luciano Pozzan, presidente di commercianti del centro storico – per alcune categorie di esercenti la franchigia concessa per il carico e scarico delle merci risulta però assolutamente insufficiente.
Abbiamo quindi chiesto all’assessore Cicero di prevedere altre possibilità d’accesso per gli autoveicoli alla zona ZTL, in altre fasce orarie, pomeridiane e serali, come del resto è previsto anche in altre città, ad esempio Padova, Verona, Milano, che hanno adottato disposizioni molto più elastiche per i commercianti. Purtroppo, l’assessore al momento si è dimostrato sordo alle nostre richieste, che sono tra l’altro basate su reali esigenze segnalateci dai nostri esercenti e non facili strategie per ostacolare un progetto, che riteniamo possa anche dimostrarsi, se ben applicato, utile al centro città”.
Come detto, i commercianti innanzitutto considerano insufficiente l’unica franchigia mattutina per transitare senza essere filmati dalle telecamere e, quindi, soggetti a multa certa. C’è chi lamenta il fatto di non avere il tempo necessario per il giro di consegne di prodotti alimentari freschi per i pubblici esercizi e i ristoranti, che spesso dalle 7.00 alle 9.30 sono chiusi. Ci sono alcuni fruttivendoli che hanno l’esigenza di portare la merce fresca, appena acquistata al mercato e di allestire il negozio, molto prima delle 7; i fioristi, che devono fare consegne ai clienti più volte al giorno; o gli albergatori, costretti a continue e ingestibili richieste di autorizzazioni e permessi per i loro clienti, e così via. Inoltre tutti evidenziano l’impossibilità di far fronte all’imprevisto: macellai, ristoratori, titolari di bar, paninoteche, panettieri, fioristi, gastronomie, nella quotidianità si trovano spesso a doversi rifornire di merci o di materie prime fresche nell’immediato, vuoi per afflussi non previsti di clienti, vuoi per l’impossibilità di fare arrivare tutto tramite Ve.lo.ce. Il sistema di recapito merci con i pullmini, infatti, non è in grado, ad esempio, di gestire le consegne dei prodotti della catena del freddo o di prodotti ingombranti.
“Se almeno fossero previste altre due fasce di transito, nel primo pomeriggio e alla sera, così come è previsto in tutte le altre città dove vige la Ztl – spiega Pozzan - molti di questi problemi sarebbero risolti. E invece, finora, dagli incontri che i funzionari dell’Ascom hanno avuto con l’assessore, l’unica risposta che ci è stata data è quella che commercianti ed esercenti si devono organizzare. Al massimo, che saranno istituite altre aree satelliti di carico e scarico attorno alla Ztl e poi, via con il carrellino… E che si valuterà caso per caso il rilascio di autorizzazioni al transito al di fuori della prevista fascia di franchigia”.
“Su questo punto – continua Pozzan- abbiamo però già riscontrato forti problemi, poiché ad alcune richieste di permesso di transito presentate da alcuni nostri operatori, con tanto di motivazioni serie e verificabili, non è stata concessa l’autorizzazione. Altri, poi, che hanno il permesso annuale, devono continuare di volta in volta a chiedere il permesso giornaliero al comando dei vigili prima di poter entrare nella Ztl. Francamente, sono situazioni assurde, e questa chiusura dell’assessore verso soluzioni che eviterebbero sul nascere casi di multe eccessive come quelli, per intenderci, successi ad Altavilla, ci sorprende e ci delude”.
“Con questa logica – conclude Pozzan - di complicare la vita a chi svolge il proprio lavoro in centro storico e di lanciare continui messaggi di accesso rigido e monitorato alle vie centrali, non si fa certo il bene della città. Speriamo che nel prossimo incontro, che abbiamo già chiesto all’assessore di fissare, si possano discutere i problemi riscontrati e trovare una soluzione coerente con i comuni propositi di non contribuire, e di non permettere, lo spegnersi del centro storico. E’ questo ciò che più auspichiamo, garantendo il tal senso la massima collaborazione possibile”.