giovedì 03 maggio 2007
IL TERZIARIO VEDE LA RIPRESA: GARANFIDI REGISTRA UN AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI E DEL RICORSO AL CREDITO
La ripresa si fa sentire, seppure con moderazione, anche tra le imprese del Terziario. Cartina di tornasole di questa inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni è il bilancio 2006 di Garanfidi, la Cooperativa di garanzia al credito della Confcommercio di Vicenza, che è stato approvato nell’Assemblea ordinaria tenutasi lo scorso 26 aprile. Un appuntamento che ha permesso di mettere in evidenza quali sono i comportamenti delle Pmi del terziario di mercato sul fronte del credito e degli investimenti. “In questi primi tre mesi dell’anno – è il commento di Paolo Chiarello, presidente di Garanfidi – si nota una sostenuta dinamicità degli investimenti e conseguentemente del ricorso al credito. Si tratta di una tendenza che ha le sue basi già nei risultati registrati nel 2006, quando le imprese hanno puntato a consolidare la propria esposizione bancaria, e che poi ha lasciato spazio, nel quarto trimestre, ad una maggiore propensione agli investimenti”.
In effetti, l’analisi del bilancio di Garanfidi ha messo in evidenza, ha spiegato Chiarello ai soci intervenuti in assemblea, “l’accelerazione dell’attività economica registrata nel quarto trimestre del 2006, che si è riflessa in un netto miglioramento della redditività operativa e dell’autofinanziamento delle imprese, purtroppo però frenato dall’incremento degli oneri finanziari e dal prelievo fiscale.
E’ migliorato quindi il grado di copertura degli investimenti con risorse interne, ma permane comunque elevato il fabbisogno finanziario delle imprese”. Due le direttrici che le aziende vicentine del terziario hanno seguito: “Un crescente ricorso al credito a breve termine, soprattutto da parte delle nuove imprese, in sintonia con l’aumento dell’attività economica – ha continuato il presidente Chiarello - e, comunque, nel caso delle aziende che si sono rivolte
a Garanfidi, è rimasta su livelli elevati la richiesta di finanziamenti finalizzati al passaggio da forme di indebitamento a breve termine già in atto e più onerose, a forme di finanziamento a media e lunga scadenza”. Ciò anche in considerazione del fatto che nel 2006 il costo del denaro ha subito un’impennata, con l’aumento di 1,25 punti percentuali del tasso di riferimento BCE, passato dal 2,25% al 3,5% e con la conseguente crescita dei tassi di interesse applicati da società finanziarie e banche, tornati sui valori dei primi anni 2000.
Per questo motivo, nella propria attività Garanfidi ha puntato soprattutto ad affiancare le aziende del settore nel ricorso al credito agevolato, approfittando di specifici bandi emanati dagli enti pubblici. E’ il caso ad esempio della Legge 1/99, con cui la Regione Veneto ha previsto l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato in favore del commercio e dei servizi (5 milioni e 766 mila euro i finanziamenti ottenuti dalle imprese tramite Garanfidi); della Legge Regionale 1/2000 (attiva da dicembre 2006 e già con più di 110mila euro di finanziamenti); del bando di concorso contributivo “Commercio e Turismo” della camera di Commercio di Vicenza, con uno stanziamento di 330 mila euro finalizzato alla concessione di contributi a fondo perduto; dei fondi assegnati alla Cooperativa in applicazione della “legge antiusura”, attraverso il quale è stato possibile finanziare le imprese con un fondo complessivo di 246.972 euro; dei fondi di rotazione creati dai comuni di Asiago, Roana, Vicenza, e Gallio, che hanno permesso a numerose imprese del terziario di usufruire di finanziamenti a tassi d’interesse tra l’1 e il 2,5 per cento.
“Grazie all’attività di Garanfidi – ha detto il presidente Chiarello – le aziende del commercio, del turismo e dei servizi hanno potuto contare, nel 2006, su affidamenti per complessivi 45milioni e 581mila euro, e garanzie per un importo complessivo, al netto dei rientri, di 38milioni e 471mila euro. Ciò ha permesso di mantenere le condizioni di accesso al credito del settore in una situazione sostanzialmente favorevole sia, appunto, per l’impegno nei bandi pubblici, sia sfruttando a favore delle aziende la pressione concorrenziale fra gli operatori finanziari”.
Importante, poi, un altro dato: quello relativo alle insolvenze. Gli addebiti subiti dalla cooperativa a titolo definitivo sono stati pari al 0,190% delle garanzie. Erano lo 0,371 per cento l’anno precedente e dunque il miglioramento è stato netto, a dimostrazione di una sostanziale solidità delle imprese del Terziario.
Per l’anno in corso, ha affermato il presidente Chiarello a chiusura dell’assemblea, “trapela un cauto ottimismo: il peggio, insomma, sembra passato e ciò grazie ad un 2006 all’insegna di un consolidamento finanziario che permetterà di affrontare, quest’anno, investimenti importanti per il rilancio delle imprese e per agganciare questa seppur timida ripresa”.