lunedì 27 ottobre 2008
A VICENZA MIGLIAIA DI ASPIRANTI NEOPATENTATI IN ATTESA DELL’ESAME
LE SCUOLE GUIDA: “SITUAZIONE ESASPERANTE ED INGESTIBILE”
Alla fine ha alzato la cornetta e ha telefonato al Direttore Generale della Motorizzazione Civile Maurizio Vitelli, a Roma, chiedendo di risolvere una volta per tutte il “caso Vicenza”. Paola Tommasini, presidente della Confedertaai-Confcommercio provinciale, l’associazione che raggruppa le autoscuole vicentine (una novantina di operatori), vuole andare fino in fondo ad un’emergenza, quella della cronica mancanza di esaminatori messi a disposizione dagli uffici della locale MTCT, che dà alla nostra provincia la “maglia nera” in Veneto, e non solo, per i tempi di attesa necessari ad ottenere la patente di guida. “In tutto il resto d’Italia e della nostra regione mediamente ci si impiega un mese e mezzo, massimo due per diventare neopatentati - spiega la presidente Tommasini -, da noi bisogna aspettare almeno quattro mesi, con il rischio di dover rinnovare il foglio rosa, che comporta un ulteriore aggravio di spesa per i giovani e, giocoforza, per le loro famiglie”.
Da qui la decisione di andare direttamente al nocciolo del problema e far sentire la propria voce nei palazzi romani. “Il Direttore Vitelli – continua la presidente Tommasini - ha assicurato che ci manderà rinforzi da altre sedi e questo già è una buona notizia, ma gli operatori e gli utenti vicentini si aspettano molto di più, chiedono che l’organico dell’ufficio di Vicenza, che tra l’altro sta già dando il massimo perché composto da 35 persone sulle settanta che dovrebbero invece esserci, venga rafforzato”. Le possibilità, in questo senso, sembrerebbero esserci, perché quattro dipendenti ministeriali dell’aeroporto Dal Molin di Vicenza hanno chiesto di andare in mobilità alla Motorizzazione provinciale. Nonostante i recenti provvedimenti del Governo, che dovrebbero facilitare gli spostamenti da situazioni di esubero a uffici sguarniti, pare invece che queste domande di mobilità si siano perse nel nulla.
Eppure da inizio 2008 Vicenza è fortemente in affanno per quanto riguarda l’emissione di nuove patenti di guida. “Avremmo bisogno almeno di 360 sedute al mese, che significa circa 2.100 esami - ribadisce PaolaTommasini -, alla fine ne otteniamo, quando ci va bene, 180 e spesso anche 120. Se facciamo una media, fino ad oggi sono state evase poco più del 30% delle nostre richieste. Il che significa che ogni mese la lista di attesa si allunga di un migliaio di persone, che devono aspettare mesi prima di sostenere la prova. Una situazione che è diventata oramai ingestibile, con le autoscuole tra “l’incudine” di uffici pubblici che a livello centrale non ci danno risposte e il “martello” dei giovani e dei loro genitori arrabbiati per questa situazione”.
Anche perché a dicembre scade la proroga all’entrata in vigore del provvedimento che vieterà a neopatentati di guidare, per almeno un anno, automobili di potenza superiore a 50 Kw/t, impedendo, in molti casi, l’utilizzo dell’auto di famiglia a questi ragazzi (superano, infatti, questa soglia, tante vetture di uso comune).
La soluzione, momentanea, del problema esami potrebbe essere l’invio a Vicenza di personale proveniente da altre province che non hanno particolari problemi (basti pensare che nel 2007 hanno fatto meno esami di Vicenza solo Belluno e Rovigo, realtà ben più limitate della nostra provincia, che conta più di 800mila abitanti) e questo è quanto per ora garantito dalla Direzione Generale della Motorizzazione. Si andrebbe insomma a ricreare una situazione analoga allo scorso anno, quando l’emergenza fu tamponata, grazie all’intervento della struttura regionale (il S.I.I.T. Veneto), con gli straordinari di esaminatori provenienti da altre MCTC del Veneto, tra l’altro pagati dalle autoscuole. Un provvedimento che, però, non è stato rinnovato nel 2008, facendo precipitare ancor più una situazione già critica.
Al punto che i titolari di scuole guida del Vicentino, oramai esasperati dalla situazione, stanno anche pensando ad azioni di protesta, che sono state vagliate nel corso di un’assemblea di categoria tenutasi ieri sera (23 ottobre) nella sede della Confcommercio di Vicenza. Sono allo studio cartelli che informino l’utenza sulla grave situazione che si è venuta a creare negli ultimi anni, ma è anche possibile che questa volta, se non saranno risolti in via definitiva i problemi, anziché telefonare, la presidente Paola Tommasini e i novanta operatori vicentini del settore, organizzino una marcia a Roma, bussando direttamente alla porta di chi deve sbloccare una situazione di disagio che coinvolge in provincia, tra scuole guida ed utenti, almeno 25mila persone.