CIS: LA CONFCOMMERCIO RIBADISCE LA CONTRARIETA’ AL NUOVO CENTRO COMMERCIALE
Nuovo affondo della Confcommercio di Vicenza sulla questione del CIS, il Centro Intermodale Merci e Servizi che dovrebbe sorgere a Montebello Vicentino tra la Regionale 11 e la ferrovia. Questa volta ad essere tirata in ballo è la Regione Veneto. Con una lettera inviata in questi giorni alla Direzione della Commissione regionale VAS (Valutazione Progetti e Investimenti) e alla Segreteria Regionale Ambiente e Territorio, il direttore della Confcommercio di Vicenza Andrea Gallo punta il dito contro il possibile insediamento di una grande struttura di vendita nell’area, in palese contrasto con gli indirizzi di programmazione territoriale superiore. “Il PTRC –Piano Territoriale Regionale di Coordinamento- recentemente adottato dalla Giunta Regionale - precisa Gallo - conferma l’area del CIS come piattaforma complessa regionale, mentre altre sono le aree produttive, indicate dallo stesso PTRC, con tipologia prevalentemente commerciale”. Lo stesso Piano Territoriale provinciale, si fa notare nella lettera, riconosce che le grandi strutture di vendita sono considerate di interesse provinciale e che i singoli comuni debbano disciplinare le strutture esistenti e le eventuali previsioni nei PAT/PATI nel rispetto delle direttive generali e specifiche, in accordo con la Provincia. “Quanto previsto nel PATI adottato dai Comuni di Montebello Vicentino, Gambellara, Montorso Vicentino e Zermeghedo – continua il direttore della Confcommercio- non è invece in linea con gli indirizzi di programmazione regionale e provinciale che proprio per il sistema insediativo n. 2, rappresentato dal corridoio multimodale Montebello – Vicenza, non prevede l’insediamento di grandi strutture di vendita”. Nella lettera inviata in Regione l’Associazione di categoria ribadisce inoltre le perplessità e le criticità che potrebbero derivare dall’ipotizzata realizzazione della nuova grande struttura commerciale nell’area CIS. “Abbiamo già contestato più volte che il sistema infrastrutturale della zona -puntualizza Gallo- è del tutto inadeguato a sopportare i volumi di traffico che tale previsione comporterebbe, tenuto conto delle infrastrutture esistenti, di quelle programmate e della vicinanza con il sito di interesse comunitario (SIC) dei Colli Berici, con ingenti costi che ricadranno sulla collettività”. Non meno critiche e preoccupanti per la Confcommercio le ripercussioni sul piano economico di una simile struttura distributiva che potrebbe compromettere l’equilibrio della rete commerciale esistente, con la prevedibile chiusura dei piccoli esercizi dei comuni contermini che attualmente garantiscono quel servizio di prossimità indispensabile in particolare per la popolazione anziana impossibilità spesso ad utilizzare il veicolo privato per raggiungere gli esercizi commerciali. L’appello finale del direttore della Confcommercio di Vicenza è che la Regione valuti attentamente la previsione del nuovo centro commerciale nell’ambito del CIS che non trova riscontro, anzi è in contrasto con la programmazione di livello sovraordinato, considerando nel contempo le criticità e perplessità anche di ordine economico e sociale più volte evidenziate.