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lunedì 08 novembre 2010

“LA CIFRA STANZIATA DAL GOVERNO DÀ L’IDEA DI QUANTO POCO SIA GIUNTO
A ROMA IL DRAMMA CHE MOLTI VICENTINI STANNO VIVENDO”
Lo dichiara Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza
Comunicato del 6 novembre 2010

“La cifra che il Governo ha provveduto a stanziare, riconoscendo lo stato di emergenza, dà l’idea di quanto poco sia giunto a Roma del dramma che molti vicentini stanno vivendo – dichiara Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -. Venti milioni di euro, sebbene siano i primi stanziati, sono assolutamente insufficienti anche solo per far fronte alle prime necessità. Sarebbe assurdo che continuasse a passare l’idea che i vicentini e i veneti in generale, con la forza della volontà, laboriosità e solidarietà che sempre hanno dimostrato, comunque ce la faranno, anche ad affrontare un dramma di tale portata. Per questo, l’auspicio è che il Governo prenda atto al più presto della situazione che si è venuta a creare nel Vicentino, dove di ora in ora appare sempre più evidente la desolazione di ciò che l’alluvione ha lasciato sul territorio, case da risanare e negozi e attività devastati”.
Secondo una prima stima, realizzata dalla Confcommercio di Vicenza, i danni subiti dalle attività del terziario di mercato vicentine a causa dell’alluvione ammonterebbero a circa 39 milioni di euro. Si tratta di una rilevazione destinata probabilmente ad essere corretta al rialzo nei prossimi giorni, a mano a mano che le imprese concluderanno le fasi di pulizia e sgombero dei locali, ma che in ogni caso dà già la misura della gravità dell’evento calamitoso che ha colpito la nostra provincia.
“Confcommercio Vicenza – conclude il presidente Rebecca – nel frattempo continua ad aggiornare l’ammontare dei danni subiti dagli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi colpiti dall’alluvione, a raccogliere le loro segnalazioni e a fornire assistenza per i primi interventi necessari a far ripartire le attività, come l’accesso al credito e la richiesta di moratoria sui mutui, vale a dire la momentanea sospensione dei pagamenti delle rate. Ma non mancheremo di far sentire la nostra voce nelle sedi competenti affinché si prenda atto della situazione drammatica che si è venuta a creare per molte famiglie e imprenditori e si stanzino risorse adeguate per dar loro una reale mano a ripartire e riprendere la normalità.”
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